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  • 118 senza medico a bordo, Fangio attacca la Asl: «Incapaci, il servizio così è una barzelletta»

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – «I disservizi della Asl continuano in maniera sistematica a penalizzare i cittadini dell’Alto Vastese. L’ultima perla dell’incapacità gestionale di chi dovrebbe organizzare in maniera omogenea i servizi sul territorio, è arrivata questa mattina: il servizio 118 a Castiglione Messer Marino è senza medico. Il tanto sbandierato potenziamento si sta rilevando una barzelletta».

    E’ il commento dell’assessore comunale Enzo Fangio dopo l’ultimo disservizio registrato presso il distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino.

    «Se inizialmente si doveva partire con l’ h24, dopo mesi e mesi di rinvio, si è partiti con l’h12. Benissimo, di notte comunque il medico di guardia può coprire eventuali emergenze anche se la sua non è una preparazione ad hoc. – continua l’assessore Fangio – Dall’iniziale difficoltà a reperire i medici si è arrivati alla mancanza di soldi che non permettono di coprire le 12 ore. I medici saranno o a mezzo servizio o, come oggi, non ci saranno proprio. Solo con i medici in convenzione potrà essere assicurata la copertura completa. A questo punto i cittadini sono stufi di essere presi per i fondelli. Vogliamo sapere se sono incapaci gli amministrativi ad organizzare i servizi, e in questo caso andrebbero messi a fare le fotocopie, o i politici che fanno sempre il passo più lungo della loro gamba e non si rendono conto di quello che dicono o fanno. Il problema è che nel burrone ci finiamo noi cittadini. Voglio fare un esempio e non me ne vogliano i cittadini della costa. Se ci sono poche risorse, non potendo duplicare i medici, dovrebbero essere potenziate le postazioni in territori più disagiati come il nostro e non ad esempio San Salvo che dista dieci minuti dall’ospedale di Vasto ed ha attivo l’ h24. O la vita dei montanari vale molto meno di chi è nei grossi centri? Per non parlare poi del distretto sanitario di base, già fortemente penalizzato con i servizi che diminuiscono a vista d’occhio. Nella bozza del piano aziendale è previsto anche un declassamento con il passaggio sotto San Salvo. Il direttore della Asl prenda in mano la questione e dia delle risposte, se non ha i soldi se li faccia dare o rassegni le dimissioni perché di chi fa il gioco delle tre carte ne abbiamo piene le scatole. Il nostro diritto alla salute non può essere messo a rischio da giocolieri politici e amministrativi che dicono una cosa e ne fanno un’altra».

     

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