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  • 4 Novembre, “Liberantonio Totaro, un eroe moderno morto per la Patria” 

    AGNONE. Il sacrificio del carabiniere Liberantonio Totaro, morto nella Foiba di Zavni, in Slovenia nel 1945, scolpito su una targa inaugurata in occasione della festa delle Forze armate italiane. Toccante cerimonia ieri ad Agnone dove le celebrazioni hanno visto la presenza delle massime autorità locali e militari. Tra gli altri presenti il comandante della Legione Carabinieri di Abruzzo e Molise, il generale Carlo Cerrina, il prefetto di Isernia, Cinzia Guercio, il vescovo di Trivento, Claudio Palumbo, il presidente della Provincia di Isernia, Alfredo Ricci, l’assessore regionale, Luigi Mazzuto. Visibilmente commossi i familiari del carabiniere agnonese tra cui il figlio Alfonso che all’epoca della tragedia aveva appena 6 anni. La manifestazione si è svolta ai piedi del monumento dei Caduti con la partecipazione festosa di alcune scolaresche che hanno colorato piazza Unità d’Italia con il tricolore. “Oggi ricordiamo le gesta di un eroe moderno, protagonista di uno straordinario e generoso atto di coraggio a protezione del bene comune – ha ricordato il sindaco di Agnone, Lorenzo Marcovecchio -. Non credo necessitino ulteriori parole o spiegazioni per rendere ulteriormente calzante questa definizione al nostro concittadino. Non spetta a me elencare e descrivere il comportamento e la condotta avuta,  che in quel determinato contesto, hanno portato ad una morte atroce. Spetta a me, però, rendere un sentito grazie al carabiniere Totaro – ha poi aggiunto il primo cittadino – perché con il suo sacrificio ha reso ancora più orgogliosa e fiera la Città di Agnone la quale, in un momento storico particolare, gonfia il petto ed ascolta incantata quanto è stato capace di compiere un figlio di questa terra. Gesta compiute e raccontate in quella che, fino a qualche tempo fa, era una tragedia nascosta dai libri di storia o, il più delle volte, relegate alle ultime pagine di testi e programmi scolastici che non si sarebbero mai affrontati”. Messaggio di pace e amore quello lanciato dal prefetto di Isernia, Cinzia Guercio che si è rivolta alle studentesche presenti. “Due termini che spesso dimentichiamo ma che vanno rispolverati soprattutto grazie a quegli uomini che ci hanno concesso di essere liberi dandoci la possibilità di vivere in un tempo senza guerre” ha detto la massima autorità governativa sul territorio. Infine il generale Cerrina ha ribadito l’impegno dei Carabinieri pronti a dare la vita pur di garantire la sicurezza nel Paese come appunto fece il 29enne Liberantonio Totaro in quel lontano 1945 insieme a tantissimi colleghi che con onore e senza mai chinare il capo hanno difeso e continuano a farlo la patria in cui sono nati.

    Altre celebrazioni – Iniziative analoghe a quelle di Agnone si sono tenute a Capracotta e Poggio Sannita. Sul tetto degli Appennini il sindaco Candido Paglione ha ricordato la fucilazione dei fratelli Rodolfo e Gasperino Fiadino trucidati il 4 novembre del ’43 per mano delle truppe tedesche. A Poggio Sannita, il primo cittadino Pino Orlando ha trascorso la mattinata con i ragazzi della scuola elementari trasmettendo loro i valori e i compiti delle forze Armate sul territorio nazionale.

     

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