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  • Vaccini e furbetti, Saia precisa: «Abbiamo fatto scelte coerenti e trasparenti»

    «La salute dei miei concittadini è la cosa che mi sta più a cuore in questo momento di grande difficoltà, per questo ribadisco la decisione di voler essere l’ultimo dei vaccinati della nostra cittadina».

    Sembra abbia voluto rispondere a chi, da dietro le tastiere e sui social, ha parlato di furbetti del vaccino anche ad Agnone, il sindaco Daniele Saia ospite della trasmissione televisiva “Conto alla Rovescia”. Il primo cittadino ha ringraziato «tutti i medici, gli infermieri, gli amministrativi e i volontari della Protezione Civile che si stanno prodigando per il bene comune».

    «Continueremo a portare avanti con chiarezza la campagna vaccinale. – ha aggiunto Saia – Non c’è stata nessuna discrepanza, abbiamo detto chiaramente come stiamo portando avanti il piano vaccinale. La trasparenza è quella che abbiamo sempre predicato ed è quella che stiamo mettendo in campo anche in questa occasione. Vista l’impennata di casi in Alto Molise e ad Agnone in particolare, abbiamo semplicemente ritenuto doveroso proteggere con la somministrazione del vaccino il personale più esposto a rischi di contagio perché appunto impegnato in prima linea nella campagna vaccinale a Palazzo San Francesco».

    Perché chi è in prima linea, da volontario, senza alcuna retribuzione, come gli uomini della Protezione civile guidati da Mario Petrecca ad esempio, rischia intuibilmente di più rispetto a chi comodamente in poltrona, con la pensione e la tazza di tè assicurate, usa il bilancino di precisione per pesare le categorie da sottoporre a vaccinazione in via prioritaria rispetto ad altre.

    Il sindaco, rispetto a queste polemiche e provocazioni, si è detto sereno: «E’ una scelta di assoluta coerenza, mi pare. Comunque, dobbiamo accelerare affinché tutti siano vaccinati nel minor tempo possibile. A questo riguardo, – ha aggiunto in chiusura il primo cittadino – il vicesindaco Di Nucci, insieme allo staff, ha già fatto le prime vaccinazioni domiciliari agli anziani che non possono recarsi presso la sede vaccinale di Palazzo San Francesco».

    Francesco Bottone

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