• Editoriale
  • Accordi di confine, la Regione Molise risponda o sparisca per sempre

    La Regione Abruzzo chiama, la Regione Molise dorme? Non ci sono più scuse. Dopo una azione politica chiara e trasparente, limpida e pulita condotta dall’assemblea Abruzzese il 14 gennaio scorso e riportata nel bollettino ufficiale della Regione il 26 febbraio scorso con il numero 8, i politici che reggono la Regione molisana possono fare una sola scelta: o muoversi e procedere perché, finalmente, un accordo di programma di confine tra le due Regioni prenda piede concretamente, senza fumisterie, oppure potranno seppellirsi per la vergogna di aver ridotto l’Alto Molise ad area non interna ma isolata e perduta; questo anche con l’aiuto di alcuni sindaci che continuano a difendere indefessamente l’autonomia regionale sol perché ambiscono alle varie poltrone che la Regione mette a loro disposizione.

    In concreto, la Regione Abruzzo, rilevato che l’Alto Vastese è un territorio ultra periferico della Regione e, di conseguenza, vive una costante condizione di disagio soprattutto durante i mesi invernali, rilevato ancora che l’Ospedale Caracciolo di Agnone rappresenta un presidio ospedaliero che storicamente soddisfa le esigenze sanitarie della popolazione dell’Alto Vastese, rilevato, altresì, che diverse precarie situazioni inerenti l’organizzazione di quell’ospedale (tagli, carenze di medici, mancato reperimento di beni strumentali) rischiano di determinarne la chiusura,  esprime il proprio indirizzo affinché nel nuovo POS 2029-2021 in corso di redazione, si attivino accordi di confine con la Regione Molise affinché l’Ospedale Caracciolo di Agnone venga classificato come presidio di area particolarmente disagiata, ai sensi del punto 9.2.2 del D.M. aprile 2015 n. 70.

    Per rendere operativa questa decisione, la Regione impegna il presidente Marco Marsilio  a trasmettere gli atti alla Regione Molise, alle Camere, ai ministeri interessati, a interessare la Conferenza Stato-Regioni, al fine di dare risposte concrete all’esigenza di sanità di due aree ultra interne, rispetto ai capoluoghi, come l’Alto Vastese e l’Alto Molise.

    C’è da aspettarsi che i politici, se non vorranno seppellirsi per la vergogna, rispondano in termini chiari fattivi e proficui per la riuscita dell’operazione. Ma, ancor di più, si spera che cittadini dell’Alto Molise la smettano di appoggiare manifestazioni che chiedono solo di annullare il debito accumulato dalla Regione Molise, perpetuando così il gioco della classe dirigenziale di Campobasso che in 60 anni di autonomia regionale ha tolto quasi tutto all’Alto Molise, e ad Agnone in particolare, con lo scopo di mantenere posizioni di privilegio a Campobasso e Isernia. (servizio video a cura di Telemolise)

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