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  • Agnonese a rischio esclusione, l’idea di Saia: “Cinquanta soci a 500 euro”

    Clessidra capovolta e conto alla rovescia attivato. A otto giorni dalla scadenza dell’iscrizione al campionato di Eccellenza molisana, resta da capire chi materialmente verserà la quota di circa 8mila euro per assicurare all’Olympia Agnonese la partecipazione al torneo.
    La palla sarebbe in mano all’amministrazione comunale che di fatto ha “bocciato” l’idea di una domanda di ripescaggio in quarta serie garantita da un gruppo romano intercettato dall’ex presidente Marco Colaizzo.
    Lo stesso imprenditore operante nel settore vendita dell’auto, nei giorni scorsi, ha infatti illustrato il progetto della nuova cordata al primo cittadino, Daniele Saia e all’assessore allo Sport, Franco Marcovecchio.

    Il sindaco di Agnone Daniele Saia

    Si trattava di un programma ambizioso portato avanti da un imprenditore della Capitale operante nel settore delle telecomunicazioni con circa 600 dipendenti. Un progetto che, a quanto pare, aveva la pretesa di tentare la scalata alla serie C per poi traslocare il titolo a Lanciano, città con grande fame di calcio dopo i fasti della serie B.
    In caso di promozione tra i prof, in alto Molise sarebbe rimasta la formazione juniores a disputare il campionato nazionale.
    L’idea però non ha trovato proseliti tra l’amministrazione comunale la quale, senza mezzi termini, ha manifestato la volontà di far rimanere il club in mani locali allontanando di fatto l’ipotesi messa sul tavolo da Colaizzo. Così in attesa di conoscere il nuovo presidente, cosa tutt’altro che semplice, la proposta del primo cittadino è quella di promuovere un azionariato popolare con una cinquantina di appassionati pronti ad autotassarsi per 500 euro. Una vera e propria impresa, mai riuscita neppure ai tempi della D e che oggi rischia di arenarsi sul nascere.
    Intanto il tempo stringe e al di là dell’iscrizione che pure potrebbe arrivare per mano di qualche benefattore, resta da pianificare una stagione che vede numerose società – tra tutti Termoli, Isernia e Venafro – già essere partite con il mercato. Nella città delle campane invece tutto tace. Non un buon segnale per un club che ha disputato 14 campionati consecutivi di serie D.

    Manutenzione stadio – Oltre all’aspetto prettamente calcistico esplode la grana della manutenzione dell’impianto rimesso a nuovo nel febbraio del 2019 con la posa del sintetico di ultima generazione. Ebbene la ditta aggiudicatrice dell’opera nei primi cinque anni avrebbe dovuto assicurare operazioni di manutenzione straordinaria. Ad oggi nulla è stato fatto.

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