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  • Alberghiero intitolato a San Francesco Caracciolo, ma il Comune dimentica altri personaggi

    L’istituto professionale per i servizi enogastronomici e dell’ospitalità alberghiera di Agnone sarà intitolato al patrono dei cuochi San Francesco Caracciolo. Ad esprimere parere favorevole tramite una delibera la giunta comunale guidata dal sindaco Daniele Saia. La richiesta ufficiale è stata inoltrata all’ufficio scolastico provinciale di Isernia e alla dirigente dell’istituto omnicomprensivo ‘Giuseppe Nicola D’Agnillo’, Tonina Camperchioli. Nella cittadina altomolisana, San Francesco Caracciolo, nato a Villa Santa Maria il 13 ottobre 1563 e morto in Agnone il 4 giugno 1608, già vanta l’intitolazione dell’ospedale civile utilizzato anche dalle popolazioni dell’alto Vastese e Sangro.

    Gigantografia dedicata all’indimenticato Nicola Bomba, storico dirigente dell’Olympia

    In fatto di intitolazioni resta aperto il discorso che vorrebbe ricordare altre figure come ad esempio i dei due parlamentari Remo Sammartino (a lui è stato intitolato il viadotto Verrino, ma ad Agnone niente) e Bruno Vecchiarelli oltre che a uomini di sport (Nicola Bomba, Elio Ciccorelli) e a quanti hanno svolto una forte azione culturale, sociale, religiosa o nel campo scolastico e medico. Tante le figure scomparse che nel corso degli anni, con la loro opera, hanno offerto un servigio alla popolazione e dato lustro non solo ad Agnone ma all’intero Molise. Ricordarle con una piazza, una via, una scuola, un impianto da gioco, una villa, sarebbe doveroso. All’amministrazione comunale il compito di cogliere la palla al balzo e di agire senza troppe remore. Di tempo se n’è già perso troppo.

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