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  • Alto Molise in ciaspole: centinaia di presenze nel fine settimana

    C’è una montagna che stenta a partire, quella più in quota, fatta di impianti di risalita prima fermi per la mancanza di neve e ora paradossalmente irraggiungibili percorrendo le strade che pure sono state realizzate per permettere di raggiungere le località sciistiche. Un modello importato dal mondo alpino, sempre più in crisi per via dei cambiamenti climatici, ma anche una voragine senza fondo che inghiotte ogni anno denaro pubblico. E poi c’è un’altra montagna, quella definita dagli studiosi “la montagna di mezzo”, quella abitata per capirci, come l’Alto Molise, che punta su un altro modello di “sfruttamento” della neve, sicuramente meno impattante e decisamente più sostenibile.

    La presidente del Cai Atessa, Giuseppina Zaccardi

    E’ il turismo lento, quasi a costo zero, che non consuma energia se non quella dei muscoli e che attira sempre più turisti e ciaspolatori in Alto Molise. Capracotta e Pescopennataro sono state prese d’assalto, nel fine settimana appena trascorso, nonostante il meteo non proprio favorevole, da centinaia di turisti e passeggiatori in ciaspole. Solo Pescopennataro, per fare un esempio, è stata invasa da un nutrito gruppo di ciaspolatori del Cai di Atessa. Cinquanta persone, cinquanta paia di ciaspole, qualche guida e lo spettacolare scenario naturale offerto dal bosco incantato degli abeti soprani.

    «Non potevamo sperare di meglio per la prima uscita ufficiale del 2023 del Cai Atessa. I sentieri innevati e gli splendidi abeti bianchi di Pescopennataro hanno regalato agli oltre cinquanta soci partecipanti una più che ben riuscita ciaspolata in una cornice da favola. A coronamento della splendida mattinata, l’ottimo pranzo gustato presso l'”Abete Bianco”» commentano dal sodalizio guidato dalla castiglionese doc, ma nata ad Agnone, Giuseppina Zaccardi, da qualche settimana presidente del Cai Atessa appunto.

    Un antico strumento, le ciaspole, utilizzato prima come unica possibilità per spostarsi sulla neve fresca e raggiungere magari le stalle per alimentare gli animali, vive, da qualche anno, una seconda giovinezza per un affascinante modo di scoprire la montagna d’inverno: passeggiare sulla neve e nel bosco, meglio ancora se immersi in quello degli abeti soprani dell’Alto Molise. Cinquanta persone, dal vicino Abruzzo, hanno raggiunto l’Alto Molise per ciaspolare; si sono fermate a mangiare in un ristorante del posto, hanno consumato colazioni e bevande, hanno alimentato l’economia “lenta” di Pescopennataro e di Capracotta.

    E quello del Cai di Atessa è stato solo uno dei gruppi presenti nel fine settimana in Alto Molise, perché altri turisti, provenienti dal resto del Molise, ma anche da altre regioni d’Italia, sono stati accompagnati dalle guide ambientali escursionistiche Michele Permanente e Daniela Pietrangelo, veri professionisti del “mestiere” affascinante della guida in ambiente montano e innevato. E l’Alto Molise si presta alla perfezione a questo nuovo modo di godere la montagna inforcando le ciaspole, grazie ai centinaia di chilometri, solo Capracotta ne ha segnati ben ottanta, di sentieri tenuti perfettamente percorribili in ogni stagione e ben visibili sul territorio.

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