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  • Anche Melloni usa l’alibi delle biomasse, ma accusa: «In maggioranza dialogo scarso o nullo»

    AGNONE – «I motivi della mia decisione scaturiscono da mesi di insofferenza e disagio che sono andati via via aumentando e hanno trovato l’apice con la vicenda ormai nota della centrale a biomasse».

    Annalisa Melloni, ex assessore al bilancio del Comune di Agnone, fa chiarezza in merito alla sua decisione, condivisa con l’ex vicesindaca Linda Marcovecchio, di dimettersi dagli incarichi in giunta in polemica con la maggioranza che ancora puntella e sostiene il sindaco. E come nel caso della vicesindaco, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, anche per Melloni, è stata la questione centrale a biomasse. 

    «E’ ormai noto a tutti che la mia visione su questo progetto era ben diversa da quella degli altri componenti della maggioranza a cui, più di una volta ho espresso tutte le mie perplessità, sia sul progetto stesso che sul metodo politico che si stava seguendo».  ha spiegato in aula, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, Annalisa Melloni. Una sorta di progetto calato dall’alto, quasi imposto alla maggioranza invitata solo a prenderne atto, a ratificare quanto deciso in altra sede, magari su un tavolo romano. «Lo scarso o nullo dialogo con tutte le parti interessate, con i cittadini e con i sindaci, di Belmonte in primis e di tutto l’Alto Molise, il sovradimensionamento del progetto in proporzione alle esigenze del territorio, anche in riferimento al piano agronomico regionale, hanno fatto sì che io abbia sentito il diritto ed il dovere di prendere le distanza pubblicamente, rappresentando la mia posizione alla stampa locale prima e rassegnando le mie dimissioni poi» ha spiegato infatti l’ex assessore al Bilancio.

    Dimissioni che però «erano pronte da giorni», ha svelato la Melloni, «e quindi anche prima di venire a conoscenza della questione riguardante la presenza dell’avvocato Pannain nella Società Circeo Agricola SRL, ma che per dinamiche amministrative e personali ho voluto rappresentare di persona al sindaco e poi protocollare». Insomma, per chi sa leggere tra le righe, la crisi in maggioranza c’era già ed è stata semplicemente acuita dalla questione centrale a biomasse. Questo ha detto, in sostanza, Annalisa Melloni, confermando tra l’altro quanto dichiarato in precedenza dall’altra dissidente, la ex vicesindaca appunto. Il classico “uomo solo al comando“, con la maggioranza chiamata ad alzare la mano per dare l’ok a quanto già stabilito, non poteva e non può piacere a due donne con gli attributi, come appunto Melloni e Marcovecchio.
    «Torno a ribadire la mia assoluta contrarietà al progetto della centrale – ha continuato in aula Melloni – nonché la mia non poca rabbia per l’intera conduzione di questa spiacevole vicenda da parte del Sindaco e della maggioranza che con maggiore ascolto avrebbero potuto evitare tutto quello che è accaduto nell’ultimo mese, ma tutto ciò – ha poi precisato – non basta per permettermi di votare a favore di una mozione presentata dal consigliere Scarano che mi ha più volte offesa in pubblico oltre ogni critica politica e che quindi, anche per questo ma non solo, non può trovare in me un appoggio alla sua continua campagna elettorale con una mozione di poche righe. Non reputo il Consiglio comunale né un tribunale né un teatro dal quale, se votassi secondo le aspettative delle minoranze o secondo la scelta più popolare, ne uscirei magari anche con qualche applauso e con una posizione di certo più facile e più comoda. Torno a ribadire, qualora fosse necessario, la mia non appartenenza ad alcun partito politico ed è anche per questo che mi ritengo pienamente libera e autonoma nelle mie scelte attuali e future. Proprio per questo, qualora nelle sedi opportune dovessero essere accertati fatti che concretizzino ipotesi reali di responsabilità, sarò io stessa a presentare una mozione contro chiunque agisca nell’illegalità o per i propri interessi anziché per quelli di tutta la collettività». Melloni ha così rivendicato, con assoluta chiarezza, la sua nota indipendenza sia dalla maggioranza che dalle opposizioni, sempre pronte a fare del complottismo pur di remare contro il sindaco Lorenzo. 
    «Per concludere il discorso sulle mie dimissioni da assessore, – ha aggiunto a margine Melloni – ci tengo a dire che nel mio operato, alla mia prima esperienza politica e amministrativa, ho sempre cercato, con senso del dovere e rispetto, di tenere in considerazione le numerose richieste, di recepire i consigli e di risolvere i problemi di chiunque me li rappresentasse e chiedo scusa se non sono riuscita a fare di più e meglio. Amministrare in tempi difficili come quello attuale, in cui la crisi economica, sanitaria, viaria, ci attanaglia, è complicato e faticoso per chiunque e lo è ancor di più quando vengono a mancare serenità, motivazione, compattezza e condivisione, cose che negli ultimi tempi sono venute a mancare a me, facendo venir meno le condizioni a me necessarie per proseguire il mio lavoro che, con ben dieci deleghe a me conferite, era già tanto impegnativo».

    A conti fatti l’ex assessore al Bilancio del Comune di Agnone, come Linda Marcovecchio, usa il pretesto della centrale a biomasse per dimettersi dalla Giunta, ma lascia intendere che la crisi viene da lontano.

    G.W.

     

    PS: Oggi è il compleanno di Annalisa Melloni: tanti auguri dalla redazione dell’Eco.

     

     

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