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  • Apparizioni Madonna su Monte Sant’Onofrio, vescovo nomina commissione

    Per certi versi la notizia sa di sensazionale: il vescovo di Trivento, monsignor Claudio Palumbo nomina una commissione di esperti in Scienze umane e teologiche chiamati a valutare le presunte apparizioni della Madonna sul monte Sant’Onofrio in agro di Agnone. Da circa un decennio, il fenomeno, richiama sul posto centinaia di fedeli provenienti anche da altre regioni. In un primo momento la Chiesa, nello specifico la diocesi di Trivento, ha mostrato forti perplessità su quanto si verificava sul monte dove un cuoco dalle umili origini, Michelino Marcovecchio, ha sempre sostenuto di “incontrare” la Santissima Vergine Maria che a sua volta gli avrebbe lasciato dei messaggi da divulgare.  Il tutto a seguito di un viaggio che Michelino ha fatto a Medjugorje dopo aver sognato la suocera, Livia Casciano che lo ha spinto a recarsi nel paesino della Bosnia Erzegovina dove dal 1981 la Vergine Maria appare ad alcuni fedeli.

    Il veggente Michelino Marcovecchio in cammino verso monte Sant’Onofrio

     LA STORIA – A febbraio 2010, Michelino alla fine del rosario, recitato ogni giorno insieme alla famiglia, inizia ad avere per pochi istanti la visione ad occhi chiusi del volto della Vergine Maria. Questo avviene – a suo dire –  più volte fino al 29 marzo 2010 quando per la prima volta ha l’apparizione della Vergine vicino al tabernacolo in una chiesa vicino casa dove era solito andare a pregare con sua moglie. Nel 2011 le apparizioni della Vergine Maria continuano mentre nel giugno del 2011 arriva il messaggio di organizzare una Via Crucis su Monte Sant’Onofrio.  Michelino e la sua famiglia con stupore nei giorni successivi scoprono che su quel monte un gruppo di uomini con le loro famiglie, avevano edificato una grande Croce, un altare in pietra e una piccola edicola con una statua della Madonna. Così l’8 agosto 2011 si sale per la prima volta sul monte dove in cima, ai piedi della croce, Michelino dice di vedere la Beata Vergine Maria e l’anima della suocera Livia Casciano.

    Fin qui i fatti riportati tra l’altro sul sito madonnadelmontesantonofrio.com.                           

    Intanto, appreso dell’episodio, la Chiesa si mostra molto scettica e in qualche maniera tenta di ostacolare la salita sul monte del veggente agnonese che lavora a Milano. Tuttavia i fedeli continuano a raccogliersi in preghiera sul monte che in poco tempo diventa un luogo di culto dove, nel frattempo, si inizia ad edificare una chiesetta. Ad occuparsi del caso anche la trasmissione di Rai 1 “La Vita in Diretta”. A questo punto il fenomeno delle apparizioni del monte Sant’Onofrio diventa di dominio pubblico anche su scala nazionale. E’ così che nelle ultime ore si apprende della decisione del vescovo di Trivento di nominare una commissione di esperti.

    Viste le norme per procedere nel discernimento di presunte apparizioni e rivelazioni emanate dalla Congregazione per la dottrina della fede il 29 maggio 2012  – scrive Palumbo – al fine di poter addivenire ad un giusto discernimento dei suddetti presunti fenomeni soprannaturali e dovendo provvedere all’accertamento della verità e al ristabilimento della giustizia, decreto la nomina di una commissione di esperti in Scienze e teologie da noi presieduta”.

    A far parte della commissione: monsignor Erasmo Napolitano, vicario giudiziale della diocesi di Trivento, monsignor Domenicantonio Fazioli, vicario generale della diocesi di Trivento, Daniela Del Gaudio, docente di Mariologia, Alfonso Langella, docente di Mariologia, Gian Matteo Roggio, docente di Mariologia, Ernesto Della Corte, docente di Sacra scrittura, Giuseppina De Simone, docente di Filosofia, Raffaele Pragliola, canonista, Tommaso Guadagno, psicologo. Inoltre nominato segretario della commissione, il sacerdote Salvatore Picca, giudice del tribunale Ecclesiastico interdiocesano partenopeo e di Appello.

    Ai membri della commissione – conclude Palumbo – chiediamo di svolgere il proprio mandato con la dovuta discrezione e prudenza in piena osservanza della normativa canonica”.

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