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  • Aree interne: pubblicato primo avviso, riguarda il turismo nei comuni del Matese

    CAMPOBASSO  – Al via l’attuazione delle strategie territoriali per le aree interne della Regione Molise. È stato pubblicato il primo Avviso, riguardante l’area pilota del Matese, che vede concretizzarsi il lungo percorso avviato nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne con la selezione delle “aree-progetto” a livello nazionale e proseguito con la stesura delle Strategie d’Area per il territorio regionale.

     “Siamo di fronte ad un approccio innovativo per l’utilizzo dei fondi comunitari da parte degli enti locali – spiega il presidente della Regione, Paolo di Laura Fratturapoiché i progetti vengono elaborati attraverso scelte operate dai soggetti pubblici e privati delle aree coinvolte in un percorso concertativo. In questa maniera i fondi europei sono utilizzati per lo sviluppo economico e il miglioramento dei servizi sulla base delle indicazioni che vengono direttamente dal territorio”.

     L’area in questione, che ha Spinete come comune capofila, include 14 centri: Bojano, Campochiaro, Cantalupo nel Sannio, Cercepiccola, Colle d’Anchise, Guardiaregia, San Giuliano del Sannio, San Massimo, San Polo Matese, Sepino, Spinete, Castelpetroso, Roccamandolfi e Santa Maria del Molise.  I fondi a disposizione ammontano a quasi 594mila euro.

     Con tale azione la Regione contribuirà ad accrescere la competitività del sistema produttivo locale incentivando iniziative di aggregazione ed organizzazione del tessuto imprenditoriale su obiettivi, prodotti o servizi comuni. Il bando nasce infatti per promuovere e sostenere processi di integrazione tra imprese turistiche attraverso lo strumento delle reti di impresa. Ha come obiettivo il supporto a processi di riorganizzazione del “sistema accoglienza turistica” per migliorare, specializzare e qualificare il comparto stesso, incoraggiando investimenti che accrescano la competitività e l’innovazione dell’imprenditoria turistica matesina. A ciò si affianca l’opportunità per il sistema ricettivo in senso ampio di riqualificare con interventi di domotica e building automation le proprie strutture per alzare la qualità del servizio offerto. Potranno beneficiare del contributo finanziario le micro, piccole e medie imprese aderenti ad aggregazioni del comparto turistico dell’area del Matese che presenteranno progetti afferenti i temi di sport e turismo outdoor ed esperienziale,  archeologia, natura e green,  enogastronomia e food experience.

     I progetti potranno prevedere: la messa a sistema di strumenti informativi di amministrazione, gestione e prenotazione di servizi turistici, creazione di piattaforme per acquisti collettivi di beni e servizi, iniziative tese a migliorare la conoscenza del territorio a fini turistici attraverso sistemi di promozione e commercializzazione online, l’implementazione di iniziative che utilizzino nuove tecnologie, e in particolare tutti i nuovi sistemi di social marketing, lo sviluppo di iniziative e strumenti condivisi fra le aziende della rete finalizzati alla creazione di pacchetti turistici innovativi.

     “La pubblicazione di questo primo avviso che attiva risorse per la strategia Area interna Matese è un provvedimento importante che segna un punto di svolta per le nostre aree interne  – commenta il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura -. Ringrazio in particolare i sindaci dell’area che hanno voluto fare con noi questo percorso nuovo, un percorso che ci ha consentito di progettare insieme al territorio la strategia di sviluppo dell’area. Si tratta solo del primo di una serie di atti innovativi, è infatti in fase di approvazione anche la Strategia d’area per il Fortore, mentre sta partendo la co-progettazione per le Aree Interne AltoMolise, Medio Sannio e Mainarde che vedranno anch’esse l’attribuzione di risorse statali a seguito della delibera Cipe 80 del 2017 che ha incrementato il plafond delle risorse stanziate per le aree rientranti nella Strategia nazionale per le aree interne a favore degli interventi in materia di sanità, istruzione e mobilità”.

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