• Cultura
  • Bambini e genitori insieme per riscoprire le «casette dei morti»

    SCHIAVI DI ABRUZZO – Riscoprire una antica tradizione di Schiavi di Abruzzo, ormai andata persa da decenni, e creare un ulteriore momento di aggregazione tra le famiglie e i bambini del paese. 

    Ha questa duplice finalità il progetto che sta prendendo forma in questi giorni nel piccolo centro montano del Vastese. Bambini, mamme e papà si sono incontrati in uno spazio pubblico messo a disposizione dall’amministrazione comunale per realizzare, con materiali di risulta e tanta fantasia, le cosiddette «casette dei morti». Si tratta di manufatti in legno, mattoni o altro materiale, che venivano realizzati in passato dai bambini del paese in prossimità della ricorrenza dei morti del due novembre. Le casette venivano collocate alle pendici del colle denominato “Tre Croci” che un tempo sorgeva nella parte sud del paese, oggi sostituito dalla zona della villa comunale “Rotonda”. E all’interno delle casette venivano accesi dei lumini o delle candele in memoria dei cari defunti. E così le casette si trasformavano in lanterne, proprio come avviene in altri luoghi, come ad esempio tra le popolazioni che ad altre latitudini celebrano la festa di Halloween, quando vengono intagliate le zucche più grandi per poi inserirvi all’interno una candela in modo da ottenere delle lanterne. Tornando a Schiavi, il posizionamento delle casette lungo le pendici del colle “Tre Croci” le rendeva ben visibili anche dal centro storico del paese. E così le casette realizzate in questi giorni dai bambini di Schiavi saranno collocate lungo la gradinata principale della “Rotonda”, nei pressi del monumento agli Alpini.

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