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  • Bando “Sport e periferie”, sfuma la riqualificazione del palasport di Agnone

    AGNONE. “Sembrava cosa fatta, il sindaco Marcovecchio e gli assessori della sua giunta ne parlavano come se i lavori dovessero iniziare nell’immediato. Avevano rassicurato le società sportive che usufruiscono dell’impianto, in primis l’A.S. Pallavolo Agnone, che la riqualificazione del palasport era solo questione di qualche mese. Sulla stampa i soliti articoli autocelebrativi del primo cittadino che parlava di incontri romani al ministero dello Sport e di progetti megagalattici, dichiarando testualmente: ci auguriamo di distinguerci da tutti i predecessori, restituendo alla cittadinanza un’area sportiva degna di tale nome.  Tali dichiarazioni venivano rilasciate da Marcovecchio all’indomani dell’episodio verificatosi al palasport di Agnone durante l’incontro dell’A.S. Pallavolo Agnone, nel campionato di serie C, contro il Teramo allorquando per infiltrazioni d’acqua e conseguente allagamento del rettangolo di gioco la partita fu addirittura sospesa con la sconfitta a tavolino per la società di casa. Un fatto gravissimo per una squadra blasonata come l’A.S. Pallavolo Agnone che ha militato in serie A2.  Purtroppo la realtà è ben differente dalla solite chiacchiere propagandistiche che hanno distinto l’amministrazione di Agnone in questi tre anni. Infatti anche gli interventi sbandierati dal sindaco Marcovecchio per la riqualificazione del palasport non saranno finanziati”. Esordisce così il gruppo di minoranza a Palazzo San Francesco, Nuovo Sogno Agnonese che commenta la  pubblicazione da parte dell’Ufficio dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri la graduatoria dei progetti presentati nell’ambito del bando ‘Sport e Periferie 2018’ che finanzierà con 72 milioni di euro 250 progetti di impianti sportivi sparsi sul territorio italiano. “Il progetto presentato dal comune di Agnone per  la riqualificazione del palasport risulta classificato circa settecentesimo – riportano amaramente i consiglieri Daniele Saia, Maurizio Cacciavillani e Pina Catauro –  posizione lontanissima da quelle utili per essere finanziato. Diversamente i comuni di Cerro al Volturno, Castelbottaccio, San Pietro Avellana e Montaquila sono riusciti ad ottenere finanziamenti complessivamente per oltre un milione di euro per i propri interventi.  Considerando che il palasport di Agnone cade letteralmente a pezzi,  struttura oramai obsoleta al limite dell’agibilità, e che lo stesso è frequentato al pari dello stadio comunale da atleti e semplici appassionati di sport di tutte le età oltre all’A.S. Pallavolo Agnone – proseguono nella nota –  emerge in tutta la sua drammaticità l’incapacità da parte dell’amministrazione comunale di Agnone di trovare soluzioni adeguate a importanti problemi collettivi”. Inoltre, i rappresentanti del centrosinistra tornano sulla perdita del finanziamento che avrebbe dovuto garantire la realizzazione di un impianto sportivo in via Pietro Micca al posto della scuola media. “C’è l’aggravante legata alla negligenza e all’arroganza che ha portato l’amministrazione Marcovecchio alla perdita dei finanziamenti relativi al progetto predisposto dalla precedente amministrazione Carosella, finanziamenti già stanziati nel programma del Ministero dell’Istruzione per l’anno 2017, per la realizzazione della palestra polifunzionale – nuovo palazzetto dello sport a servizio del polo scolastico e per le attività agonistiche per un importo di 2,1 milioni di euro.  In un paese normale questa evenienza avrebbe certamente provocato una sommossa popolare, ad Agnone, invece, dove la popolazione è stremata e ormai rassegnata, si è preferito far finta di niente. Il progetto era stato pensato al fine di realizzare un nuovo impianto polivalente ai sensi delle norme Coni (impianti sportivi agonistici)  in grado di ospitare anche gare di pallavolo di serie A, utilizzando i fondi messi a disposizione per l’edilizia scolastica. Questo per noi significa trovare soluzioni adeguate a importanti problemi collettivi. Inutile dire – concludono gli esponenti di Nuovo Sogno – che se quelle 27 persone, elettori ed elettrici, non avessero ceduto alle pressioni e ai ricatti del sabato mattina probabilmente oggi i lavori del nuovo palazzetto dello sport sarebbero a buon punto. Evidentemente con i se e con i ma la storia non si fa,  resta il fatto che  così come accaduto per il Contratto  istituzionale di sviluppo  e per lo stanziamento di fondi relativi ai siti archeologici e culturali del Molise, anche per il bando Sport e Periferie il comune di Agnone è rimasto letteralmente a bocca asciutta”.

     

     

     

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