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  • Biomasse, l’assessore Scampamorte: «Quali interessi privati? Si tendeva una mano al comparto zootecnico»

    AGNONE – «Non siamo una ciurma, siamo persone che hanno sempre lavorato per il bene della città di Agnone e dell’intero Alto Molise. Mi dispiace che Linda Marcovecchio abbia fatto dichiarazioni così dure nei nostri confronti, perché non è affatto vero che non le abbiamo riservato la giusta considerazione durante il suo mandato in Giunta. Ha fatto la sua scelta, le auguro tanta fortuna, senza rancore».

    Tonino Scampamorte, inossidabile assessore comunale di Agnone, risponde così alle dichiarazioni al vetriolo della ormai ex vicesindaca.

    E dopo aver chiarito con la sua ex collega di Giunta, l’assessore Scampamorte se la prende con le opposizioni: «Io comprendo il ruolo delle minoranze, perché ho rivestito in passato quella posizione, e capisco che si debba criticare la maggioranza, ma fare del basso populismo pur di colpire il sindaco e gli assessori in carica mi pare davvero troppo. Rispedisco al mittente le insinuazioni di presunti e non ancora dimostrati interessi privati di qualcuno relativamente al caso della centrale a biomasse. Con quel progetto abbiamo semplicemente tentato di dare una risposta alle problematiche che attanagliano da tempo il comparto agro-zootecnico non solo di Agnone, ma dell’intero Alto Molise. Le minoranza forse non sanno che uno dei principali problemi per i tanti allevatori di zona è lo smaltimento del letame, considerato ormai un rifiuto speciale. Ecco, una centrale a biomasse, certamente dimensionata alla reale capacità di produrre letame delle aziende agricole e zootecniche dell’Alto Molise, sarebbe stata sicuramente una risposta intelligente a quelle problematiche. Questo intento e solo questo c’era e c’è dietro il progetto della centrale a biomasse. Tutto il resto, le insinuazioni di interessi privati, sono solo populismo offensivo».

    Altro tema sul quale l’assessore Scampamorte intende chiarire la sua posizione è quello relativo alle Comunità montane. «Si vuole in tutti modi chiudere un organismo sovracomunale che comunque qui in Alto Molise ha funzionato e funziona. La soppressione di questi enti è diventato ormai un incubo per il consigliere regionale Andrea Greco. Proprio a lui voglio ricordare che spesso i Comuni montani di zona riescono a chiudere il bilancio proprio grazie alle attività della Comunità montana Alto Molise. Inoltre, se e quando questo ente dovesse realmente essere soppresso, i suoi detrattori ci dovranno spiegare chi si occuperà della gestione dei boschi, ad esempio, o degli usi civici. Tagliare è facile, in nome di un presunto risparmio, ma poi bisogna continuare a fare in altro modo, con altri enti e con altro personale, quello che prima facevano, e bene, le Comunità montane».

     

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