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  • Boschi, montagne e biodiversità nel paniere di Pasqua che combatte lo spopolamento

    Ad un anno dalla pandemia, il commercio online, soprattutto quello dei piccoli produttori che si adoperano con spedizioni personalizzate di prodotti che non si trovano nella grande distribuzione, è diventato un’ancora di salvezza. Così a Castel del Giudice (IS), “il borgo delle mele” del Molise sull’Appennino molisano-abruzzese, dove boschi, montagne e biodiversità disegnano il paesaggio e dove la comunità locale punta su agricoltura biologica e turismo esperienziale e su politiche del cibo sostenibili, le piccole aziende e cooperative del territorio si sono unite per portare nelle case di tutta Italia le loro produzioni di filiera corta: dai campi alla tavola. Prodotti che esprimono le storie di resilienza e rinascita di un luogo che ha fatto del ritorno alla terra e della rigenerazione urbana un faro da seguire per combattere lo spopolamento.

    Anche in occasione della Pasqua 2021, composte e succhi di mele biologiche e autoctone dell’azienda agricola Melise coltivate nei campi recuperati dall’incuria, birra agricola prodotta con orzo coltivato a Castel del Giudice, miele millefiori frutto di un lavoro di cooperazione di circa 30 apicoltori, farina artigianale, raggiungono le cucine italiane in speciali confezioni personalizzate con ricette di ispirazione per l’utilizzo dei prodotti.


    Nello “Scrigno Maggiolata”, un nome che richiama la tradizionale festa del 1° maggio di Castel del Giudice, un rituale in onore della natura che rinasce, ci sono: una bottiglia di Nettare di Mela (720 ml) con 50% di polpa, una Composta di Mela (220ml) e le Mele Essiccate dell’azienda agricola biologica Melise, la birra agricola “Maggiolata” del birrificio Malto Lento in stile American Blonde Ale 4,3% (0,50 cl), il miele millefiori dell’Apiario di Comunità di Castel del Giudice (440 gr), la farina di mais artigianale prodotta con cereali coltivati sul territorio (1 kg).


    Nello “Scrigno Iudicis”, nome antico che richiama le origini di Castel del Giudice, ci sono: una bottiglia di Nettare di Mela (720 ml) con 50% di polpa, una Composta di Mela (220ml) e le Mele Essiccate dell’azienda agricola biologica Melise, la birra agricola “Iudicis”in stile American Amber Ale, da 4,8% alc. (0,50 cl); il miele millefiori dell’Apiario di Comunità di Castel del Giudice (440 gr), la farina di solina semi-integrale artigianale prodotta con cereali coltivati sul territorio. Il prezzo di ogni box è di 35 euro.


    Assaporare questi prodotti è fare esperienza di un territorio che crede nel cibo e nello sviluppo sostenibile. Ed è un invito a visitare questi luoghi (appena sarà possibile) totalmente immersi nella natura. A Castel del Giudice si può soggiornare a Borgotufi, l’albergo diffuso nato dal recupero di stalle abbandonate, con centro benessere e ristorante “Il Tartufo”, la cui cucina prende ispirazione dalle produzioni locali, e percorrere le Vie dei Sensi, sentieri su cui camminare o pedalare in mountain bike e in e-bike, che uniscono il paese con le aziende agricole, le fattorie, i campi di mele, patate viola, vigneti, il fiume Sangro, per scoprire l’origine del cibo.

    Per ricevere le confezioni di Pasqua di Castel del Giudice, bisogna scrivere su WhatsApp al numero 3276163359, telefonare al numero 0865946014 o 3276163359, oppure inviare un’email a: fattoacasteldelgiudice@gmail.com

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