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  • Con una bottiglia di vetro rotta minaccia e aggredisce la Polizia, pakistano drogato finisce in manette

    Personale della Squadra Volante della Questura ha tratto in arresto nel centro di Campobasso M.H., un cittadino pakistano di 29 anni, per i reati di resistenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo, infatti, sotto l’effetto di un mix di alcool e stupefacenti, era nei pressi della “Città nella Città” di corso Bucci quando, senza alcun motivo apparente, ha iniziato ad inveire con una bottiglia di vetro rotta contro alcuni giovani che in quel momento si trovavano all’interno del complesso residenziale.
    Allertato il 113, gli operatori della Squadra Volante sono intervenuti immediatamente sul posto; al loro arrivo l’uomo non solo ha rifiutato di fornire le proprie generalità ma si è scagliato contro gli uomini in divisa, minacciandoli apertamente di morte, e nella colluttazione due dei quattro operatori intervenuti hanno riportato contusioni ed escoriazioni varie.
    A causa dello stato di totale alterazione dell’uomo, si è reso necessario anche l’intervento del 118. Pertanto, tratto in arresto, il pakistano è stato condotto presso l’Ospedale Cardarelli e ricoverato nel reparto psichiatria, costantemente vigilato dal personale dell’Ufficio Volanti.
    Lo straniero, inoltre, è risultato gravato da precedenti di polizia per fatti analoghi nonché destinatario di un provvedimento di espulsione emesso solo poche settimane fa dal Prefetto di Campobasso con ordine del Questore di lasciare il territorio italiano entro sette giorni; ciò ha comportato un’ulteriore denuncia a suo carico per l’inosservanza di tale provvedimento.
    Nella mattinata odierna, presso il Tribunale Ordinario di Campobasso si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto ed il contestuale giudizio direttissimo, all’esito del quale il pakistano è stato condannato a sei mesi di reclusione con sospensione della pena.
    A seguito, infine, del nulla osta da parte dell’Autorità Giudiziaria, nei confronti dell’uomo è stato adottato un nuovo provvedimento di espulsione grazie al quale personale dell’Ufficio Immigrazione, unitamente al quello dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ha provveduto all’accompagnato dello straniero presso il C.P.R. di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza, per il successivo rimpatrio.

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