• In evidenza
  • Caccia e pesca servono per mangiare, il Molise le riconosce come «stato di necessità»

    Il presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha firmato oggi l’ordinanza n. 25 con la quale autorizza l’attività di caccia e pesca sul territorio regionale perché considerate entrambe finalizzate «all’autoconsumo familiare» e come forma di «integrazione reddituale per fronteggiare al fabbisogno alimentare familiare». In sostanza il governatore Toma riconosce quello che è una ovvietà: il diritto di procurarsi cibo in natura, cacciando e pescando, in assoluta sicurezza, lontano da tutto e tutti, senza doversi recare negli affollati centri di distribuzione di alimenti tipici della civiltà consumistica.

    Toma va anche oltre, riconoscendo, finalmente, che la caccia e la pesca possano essere configurate come «uno stato di necessità» che costituiscono, si legge nell’ordinanza, «un’estrinsecazione del
    diritto alla libertà alimentare, annoverabile alla pari del diritto alla salute tra i diritti inviolabili dell’individuo».

    Nel testo del documento, infatti, si legge che la caccia e la pesca sono di fatto «attività di produzione di prodotti agricoli e alimentari, o attività comunque funzionali a fronteggiare l’emergenza, in quanto strumentali all’approvvigionamento di materie alimentari destinate all’autoconsumo».

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.