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  • Caccia in Molise: approvato il piano faunistico regionale

    Il Consiglio regionale ha approvato oggi, martedì 29 novembre, il Piano Faunistico Venatorio Regionale del Molise 2016/2021, indispensabile per la tutela del territorio. Un risultato importante, raggiunto grazie ad uno straordinario lavoro di squadra compiuto dalla struttura regionale e attraverso un’interlocuzione permanente con le parti sociali interessate che sono state coinvolte fin da subito» commenta il consigliere delegato alla Caccia, Cristiano Di Pietrotesta-cinghiale
    «Dopo quasi 20 anni – aggiunge il consigliere regionale – la Regione Molise rivede e attualizza uno strumento programmatorio di vitale importanza per l’ambiente e per l’esercizio delle attività faunistico-venatorie, coordinando la pianificazione approvata dalle due Province di Campobasso ed Isernia e dotando il territorio di un fondamentale riferimento».
    Il Piano Faunistico Venatorio 2016-2021 rinnova gli indirizzi per la conservazione e la gestione delle popolazioni faunistiche aggiornando la pianificazione risalente al quinquennio 1998-2003 tenendo conto sia delle novità normative, sia delle nuove conoscenze tecnico-scientifiche, in coerenza con gli indirizzi del Documento orientativo redatto dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica.molise
    «Il Piano – ha specificato il consigliere di Pietro in aula – individua gli istituti faunistici in 9 oasi di protezione, 19 zone di ripopolamento e cattura, 14 zone di addestramento cani, 7 quagliodromi e 2 zone di addestramento in recinto site nella provincia di Campobasso; 12 oasi di protezione, 6 zone di ripopolamento e cattura, 4 zone di addestramento cani e 1 quagliodromo nella provincia di Isernia. La regione ospita parchi di rilievo nazionale e regionale, riserve statali e regionali dando atto della congruità, nella pianificazione provinciale, degli indirizzi generali sulle attività miranti al giusto equilibrio della fauna selvatica sui rispettivi territori. cinghiali darioInoltre – ha aggiunto Di Pietro – vengono ridefiniti i criteri per il risarcimento dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e alle opere, la corresponsione dei relativi incentivi e i criteri per l’individuazione dei territori da destinare alla costituzione di aziende faunistico-venatorie. Il varo nel nuovo Piano Faunistico risolve le criticità sin qui riscontrate nella disciplina dell’esercizio dell’attività venatoria consentendo modifiche ed ampliamenti compatibili con la programmazione ai sensi dell’art. 18, comma cristiano-di-pietroII, della legge 157 del 1992. Questo strumento, che per troppi anni è mancato esponendo l’Amministrazione regionale a continui rischi causati dalla “vacatio” normativa – conclude il Consigliere Cristiano Di Pietro – rappresenta uno dei passi più importanti di un lungo percorso di riforma del settore faunistico venatorio che mira a portare il Molise al livello delle altre regioni italiane più virtuose».

     

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