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  • Calcio, l’addio di Franco Marcovecchio: “Ci facciamo da parte, ma la storia continuerà”

    Franco Marcovecchio abdica. Il presidente dell’Olympia Agnonese ufficializza le sue dimissioni, insieme a quelle del direttivo, in occasione del cinquantesimo anniversario dei granata. Lo fa a margine di un lungo discorso che ha ripercorso la storia del club, in particolare quella degli ultimi dieci anni trascorsi sui campi della serie D. Ecco il suo intervento integrale al teatro Italo Argentino di Agnone davanti una folta platea e i presidenti Piero Di Cristinzi (Figc Molise) e Cosimo Sibilia (Lnd). 

    Carissimi tifosi dell’Olympia Agnonese,

    ho il compito, come Presidente pro-tempore, di riassumere la storia del Calcio Agnonese, negli importanti, coincidenti, anniversari che oggi stiamo festeggiando.

    Prima di tutto saluto e ringrazio il Sindaco Lorenzo Marcovecchio per il grande impegno profuso nell’organizzare questa giornata.

    Quando decidemmo, come Direttivo, di festeggiare queste tappe, pensammo di demandare l’organizzazione ad una Comitato estraneo alla diretta gestione della squadra. Si intendeva, con ciò, fare in modo che, anche in questa circostanza, Agnone potesse sentirsi globalmente partecipe, direttamente, dell’evento.

    Proprio da questa esigenza derivò la richiesta, che rivolgemmo al Sindaco, di essere lui a coordinare il Comitato.

    E il programma che, alla fine, ci è stato presentato ha il pregio di essere semplice come popolarità, efficiente come significatività, spartano come economicità.

    Per tutto questo, grazie ancora, caro Sindaco. Grazie Lorenzo.

    Poiché celebriamo un cinquantennio, nonché l’ultimo particolare decennio, un ringraziamento vero va a tutti i Sindaci che, in questo lungo arco di tempo, si sono avvicendati alla guida della nostra Municipalità.

    Ognuno di loro, indipendentemente dal colore politico, spesso sapendo bene che la Dirigenza pro-tempore della squadra non era mai tutta allineata, ognuno ha sempre guardato con attenzione, e con disponibilità di aiuto, alla squadra. Tra tutti cito gli ultimi: i compianti avv. Franco Marcovecchio e ing. Michele Carosella, il sempre disponibile dr. Mino De Vita e il dr. Franco Paolantonio.

    Parlando di Istituzioni, un ringraziamento va a tutti i Presidenti della Regione Molise, Regione nata, peraltro, pochi anni prima della stessa Olympia. Specialmente gli ultimi 2 Presidenti hanno avuto un ruolo importante, con la loro politica sportiva, nel sostenere le esigenze impiantistiche ed economiche del Calcio Agnonese. Il tutto nei limiti, crescenti, delle ristrettezze di ogni bilancio pubblico.

    Sempre come Istituzioni, un ringraziamento particolare va alla FIGC, ed alla sua Rappresentanza Regionale, per l’attenzione riservata all’Olympia, in particolare per aver ritenuto, il campo di Agnone, meritevole di essere uno dei pochissimi, in Italia, a funzionare senza barriere. Un grande riconoscimento alla civiltà della nostra intera Comunità.

    Mi sembra necessario, ora, ripercorrere velocemente questi 50 anni di Olympia Agnonese e gli ultimi 10 anni di Serie D.

    Lo ritengo giusto per condividere – come questa nostra Città – sappia sempre esprimersi in modo esemplare, in ogni circostanza.

    Tutti ricordiamo, noi che abbiamo superato i 50 anni, che l’Olympia nacque dalla fusione di 2 squadre – la Olympia Serafica e la Polagno – che giocavano in Agnone, nei primi anni ’60.

    I rispettivi Presidenti, il famoso e mitico Padre Aldo per la Olympia Serafica, il rispettato ed austero dr. Labanca, per la Polagno , decisero di fondere le rispettive squadre, perché dalla messa insieme maturasse un qualcosa di meglio delle singole squadre separate.

    Quello, se ci pensiamo bene, fu un grande messaggio di unione e di globale coinvolgimento. La politica locale allora si dibatteva tra “ capammont e capabball” e lo sport dava un esempio di lungimiranza ed unione.

    Fu il positivo germe che ha sempre accompagnato la squadra e che è sempre ritornato ad imporsi: il germe della collettività, della cooperazione, del tutti insieme.

    L’unione delle 2 squadre ha dato l’educazione, nel Paese, a sapere essere uniti per il bene di qualcosa.

    Consentitemi, ora, un po’ di storia sulle persone, per ricordare chi non c’è più, ma anche per ringraziare, ancora una volta, i protagonisti di questi anni.

    In 50 anni si sono succeduti i 18 Presidenti.  Tutti hanno gestito il ruolo con passione ed impegno.

    Di sicuro l’anima e l’impronta alla squadra l’ha data, e l’ha lasciata, il grande, indimenticabile Nicola Bomba. A lui deve andare l’eterno ricordo della Olympia. Senza di lui non ci sarebbe lo spirito che ci ritroviamo. Tutti noi abbiamo imparato da lui: semplicità, generosità, rispetto, passione. Grazie ancora Nicola!.

    E poi si sono avvicendati molti allenatori. Con esperienze e visioni adeguate alle categorie in cui giocava la squadra. Tutti bravi. Nessuno rivelatosi deludente dal punto di vista umano e professionale, anche se il campo non sempre ha premiato alla stessa maniera.

    Ma come non ricordare il simbolo iniziale e di riferimento in questo ruolo: il mitico Gino Cerimele.

    Prima eccellente portiere, negli anni ’50. Poi grande allenatore per 12 stagioni. Fu lui ad introdurre, nella squadra, il concetto che l’allenatore fa la squadra, si assume le responsabilità; ma sa anche consigliarsi, sentire, confrontarsi. E così faceva, a cominciare col grande e rimpianto Elio Ciccorelli. Elio è stato, senz’altro, anche il punto di riferimento per i calciatori che si avvicendarono in quegli anni, animato da una passione smisurata per il calcio… una vita al servizio dell’Olympia.

    A queste 2 figure tutti dobbiamo molto. Tutti li abbiamo sempre tenuti presenti e tutti, in quei ruoli, hanno cercato di ispirarsi a quelle figure.

    Anche la carrellata storica degli allenatori merita una rilettura:

    Dagli allenatori ai giocatori, il passaggio è naturale. Sarebbe impossibile ricordarli tutti, nominativamente.

    Si deve dire che l’Olympia ha sempre tenuto ad allevare dei propri giocatori. Ha sempre contato sul proprio vivaio

    Ritengo opportuno soffermarmi su quei giocatori che hanno raggiunto una notorietà ed una visibilità tra i Professionisti.

    Il primo è stato il grande Nicola D’Ottavio. Quando arrivò a giocare in serie A, fu un orgoglio grande per tutti noi Agnonesi. Lo abbiamo visto in più squadre, segno di una attenzione diffusa che suscitava, come calciatore. Abbiamo avuto la soddisfazione di averlo visto con la maglia Azzurra, condividendo con lui l’emozione dell’inno nazionale. 

    Ha avuto il raro merito di sapersi trasformare da calciatore in grande Dirigente, in un prezioso e rispettato Direttore Tecnico. Ma di questo parleremo dopo.

    Ci piace ricordare, sempre tra coloro che sono ascesi al professionismo, il grande e generoso Antonio Orlando, cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta. Abbiamo avuto poi il piacere e la fortuna di averlo con noi in buona parte di questo ultimo decennio, avendo lui contribuito, e sempre in modo importante, alla permanenza nella IV serie.

    E poi c’è la speranza, uscita dal nostro vivaio, che oggi è tra le speranze della Roma: il giovane Basilio Antonelli. Gli auguriamo tutto il bene possibile. 

    Ma come non citare anche la giovane Gloria Marinelli, ascesa alla nazionale femminile. L’abbiamo vista centravanti efficace anche nelle partite della Nazionale. Anche lei è frutto del nostro vivaio. Lo scrisse, sempre lei, in uno striscione alla Ripa: “tutto è cominciato da qui”! 

    E poi ci sono i 10 anni di IV, gli ultimi 10 anni.

    Quando ci arrivammo, nel 2007, sembrò un sogno che avremmo vissuto per una notte, ossia per una sola stagione.

    Grazie all’entusiasmo di una intera cittadina e al fattivo impegno di tanti dirigenti e sostenitori, tra cui mi fa piacere ricordare l’ing. Rocco Sabelli e suo fratello Maurizio a cui va il merito di essere stati fortemente presenti con responsabilità e impegno nell’accompagnare per tanti anni l’Olympia.

    Grazie ancora, cari Rocco e Maurizio, per quanto avete dato.

    Così l’Olympia è rimasta per 10 anni consecutivi in serie D, sia pure con un “ripescaggio” nel 2015, allorché la squadra retrocesse sul campo.

    Allora decidemmo di voler sfidare ancora la realtà, e tenemmo la squadra in serie D.

    In questi 10 anni, senz’altro i più prestigiosi della storia del calcio agnonese, ma anche molisano, la squadra è stata caratterizzata dai seguenti passaggi:

    • 9 allenatori. Fare qualche commento sui principali allenatori;
    • Punti totalizzati sul campo;
    • Posizioni raggiunte in classifica;
    • Eccellenze emerse tra i calciatori;

    Sono stati 10 anni di impegno, di soddisfazioni, di orgoglio per la nostra Città, per la nostra Olympia, per tutti coloro che si sono avvicendati nella gestione, nel sostegno, non solo finanziario, ma di dedizione, di professionalità, di disponibilità.

    Il destino ha voluto che il cinquantennio che festeggiamo ed il decennio in D che glorifichiamo, siano stati caratterizzati da un ultimo campionato da sogno: il maggior numero di punti raccolti sul campo; 6 giornate in testa alla classifica del girone F, di cui 3 da soli –più che un sogno – e poi i play off, fase cui non avremmo mai osato pensare (ci saremmo presi per matti da noi stessi), e giocati senza mai perdere!; un allenatore esordiente; una squadra rinnovata per l’80%.

    Di sicuro questo traguardo è merito di tutti. Ma lascitemi fare delle doverose considerazioni:

    • Nicola D’Ottavio, insieme alla società, è stato il vero artefice di questo miracolo. La sua impareggiabile professionalità, la reputazione di cui gode nel calcio nazionale, il rigore e la serietà con cui lavora, gli hanno permesso di portare ad Agnone, nell’Olympia, personaggi inavvicinabili altrimenti. Nicola ha fatto tutto ciò senza chiedere e senza avere nemmeno un €. Lo ha fatto non interferendo mai con chi gestisce la cassa. Lo ha fatto in silenzio, in punta di piedi – come nel suo stile – con signorilità, competenza ed equilibrio. Noi tutti dobbiamo e vogliamo augurare a Nicola un futuro che gli permetta di avere ampie soddisfazioni dalla sua rara professionalità.
    • L’allenatore – Del Grosso – ha portato la serietà dell’impegno, l’umiltà dell’esordio, l’equilibrio nei comportamenti, l’autorevolezza nello spogliatoio e nel campo, una illuminata apertura a sapere ascoltare gli altri, a saper cogliere suggerimenti e ad introdurre novità, tali non solo per l’Olympia, ma anche nel calcio nazionale;
    • E proprio tra queste novità, c’è stato il ruolo importante, svolto da Candido Bucci. Lui si è imposto nel nuovo ruolo di “strategy specialist”, ossia di colui che studia le partite dell’avversario prossimo, seziona lo stile di gioco dei singoli avversari e gli schemi delle singole squadre. Condivide questi risultati con l’allenatore, consentendogli di adeguare squadra e schemi al singolo avversario di turno. Un lavoro meticoloso, scientifico, avanzato negli strumenti e nella disciplina;
    • E poi la squadra, allestita e gestita magistralmente da Nicola D’Ottavio e dall’instancabile Mauro Marinelli (sempre presente e trait d’union tra società e settore tecnico), costituita da persone singolarmente serie, professionisti, sia quelli con collaudata e importante esperienza (come il grande Rullo), sia quelli che, giovani, hanno affrontato sacrifici personali e familiari – tipo il portiere, Campanico, venuto dal Canada e rimasto un intero anno senza tornare a casa. E poi tutti gli altri giocatori: dai goleador Margarita, Rgatzu e Gragnoli, ai centrocampisti Ricamato e Pejic, ai difensori Guerra, Cassese e appunto Rullo, alle glorie agnonesi Di Lollo e Litterio, leader anche come Capitani;
    • Tutto questo staff, tecnico e di giocatori – amorevolmente assistiti da colui che rappresenta più di un pezzo di storia dell’Olympia Agnonese Michele Guerrizio – durante l’intero anno, è stato sempre sereno, non ha mai evidenziato tensioni all’interno, mai tonalità fuori dalle righe, sempre coesione e disciplina;
    • Altra figura storica, importantissima ai fini della custodia delle casse dell’Olympia, è stato il mio amico Angelo Iacovone a cui va il mio cordiale ringraziamento per il lavoro svolto quotidianamente per la tenuta in ordine dei conti e delle carte amministrative, coadiuvato dalla professionalità dello studio Pannunzio-sammartino.
    • E poi una riflessione sulla Dirigenza e sulla gestione. Io ho avuto l’onore e la responsabilità di essere il Presidente di questa squadra, anche nell’ultimo biennio e quindi nell’ultimo straordinario anno. Ma, da solo, poco avrei potuto fare. Ho avuto la fortuna di essere accompagnato da un gruppo, di Dirigenti e non, con cui quotidianamente ho condiviso problemi, impegni, necessità, emergenze. Tra questi mi è d’obbligo ricordare Giuseppe e Gaetano Di Pietro, Candido Ciccorelli, Antonio Melloni, Michele Di Ciocco, hanno dato tutto il loro quotidiano apporto, dai lavori più umili alle criticità più complicate. Mai un problema, mai una contrapposizione, mai una tensione. Solo contributo di lavoro, di suggerimenti e, spesso, anche economico;
    • Ho avuto altresì l’onore di essere supportato in questo biennio dalla Fam. Gamberale. Il loro apporto è stato determinante per i risultati raggiunti. Da sempre concreti sostenitori dell’Olympia, in questi due anni Laura, Vito e Matteo hanno contribuito, in maniera decisiva, alla permanenza della squadra in serie D lo scorso campionato e ai risultati storici ottenuti dall’Olympia nella stagione appena conclusa. A Matteo un grazie sincero per essere stato vicino a questa dirigenza, e a me in particolare, dispensando spesso consigli utili e preziosi.
    • Un’altra persona straordinaria non posso fare a meno di ringraziare, sto parlando di Dominique Marcovecchio, giovane manager d’oltrealpi, di origini agnonesi e grande appassionato di calcio ma soprattutto amante del paese natio dei propri genitori, che ha voluto rivendicare le sue origini attraverso l’amore per la squadra di calcio dell’Agnone, e lo ha fatto in modo concreto e sostanzioso con lo stile che lo contraddistingue anche nella sua professione.

    Grazie Dominique. Peccato aver pensato a te solo in questo ultimo anno.

    • No di minore importanza è stato il settore giovanile dell’Olympia, diretto in modo impeccabile dal prof. Sica nell’ultimo decennio in collaborazione con Mister Michelino Delli Quadro già giocatore e capitano simbolico degli anni 70/80 .
    • Ma una citazione particolare la devo fare per l’amico Nicola Bucci. Lui non ha fatto parte del Direttivo. Ma è stato sempre al mio fianco. Abbiamo fatto sempre tutto insieme. Abbiamo condiviso qualsiasi problema, abbiamo vissuto insieme tutti i giorni della settimana, abbiamo fronteggiato necessità di tutti i tipi, dalle più delicate, alle più semplici. Abbiamo condiviso un importante impegno economico per consentire il risultato raggiunto. Nicola ha dato tutta la propria persona, come ex calciatore di questa storica squadra; come ex allenatore per 16 stagioni; come imprenditore; come esperienza umana e di concretezza.
    • Tutti insieme abbiamo voluto anche applicare, fino in fondo, il “fair play finanziario” nel calcio. Se ne parla, ma poi non si è mai visto aplicarlo. Noi, lo scorso anno, decidemmo di dare totale trasparenza al bilancio della squadra. All’inizio del Campionato uscimmo con il consuntivo dell’anno precedente e con il budget del campionato che andavamo ad affrontare.
    • Oggi siamo in grado di presentare, e distribuire, il consuntivo dell’anno appena chiuso. Commento alle principali voci:
    • la gestione ha richiesto, globalmente, 360.000 Euro. Sottolineo che, con tale cifra, significa pagare tutti gli stipendi a tutti i calciatori, all’allenatore, allo staff tecnico. Noi riteniamo che i calciatori, e i tecnici, siano dei lavoratori come tutti gli altri. Quindi vanno pagati. Come va pagata l’IVA e tutti i fornitori.
    • E lo abbiamo fatto. Anche se questo non è usuale in quarta serie, diciamoci la verità. Ma l’Olympia ed Agnone godono di ampia stima anche per questo!;
    • la suddetta cifra è stata così raccolta:

    . quote associative e spettatori: 90.000,00€

    . contributi Istituzionali (Comune e Regione) :49.000€ (di cui ancora da incassare 4.000 dal Comune e 25 .000 dalla Regione)  

    . cinque per mille : 10.000 €

    erogazioni liberali (da 3 gruppi familiari): 165.000 €

    .proventi pubblicitari:40.000 €

    .altre entrate (lotterie, scuola calcio, etc): 10.000 €

    TOTALE 360.000 ENTRATE (DI CUI DA INCASSARE ANCORA 39.000 €)

    • le spesse hanno avuto questa ripartizione, per capitoli principali:

    . utenze, iscrizione e pulizie: 46.000 €

    . materiale sportivo: 6.000 €

    . compensi a tesserati:196.000€ ( di cui 163.000 per calciatori 33. 000 All.+staff)

    . viaggi e trasferte: 38.000 €

    . vitto e alloggio per calciatori:67.000 €

    . mercato calciatori: 7.000 €

    TOTALE 360.000 USCITE (DI CUI 38.000 € ANCORA DA PAGARE)

    In definitiva 360.000 € in entrata e 360.000€ uscita. Ossia 1.000 € al giorno, è questo il costo di una gestione oculata, scrupolosa, trasparente. Senza contare quotidianamente le continue generosità dei vari dirigenti. Per la quarta serie è un esempio raro di spartanità combinata con il successo. Difatti un bilancio di quarta serie può variare tra i 500 mila fino ad un milione di euro.

    Ho voluto includere anche questo aspetto economico, perché è basilare per la vita, in salute, di una squadra.

    L’Olympia , dal punto di vista economico, è una delle prime dieci aziende agnonesi. Il proprio bilancio annuale, gestito con trasparenza e rigore, si aggira, come detto, sui 360.000 € all’anno. E’ tutto un reddito aggiuntivo che si riversa su Agnone, e consente alle scuole di completare delle classi, anche grazie al settore giovanile, che attrae, ogni 15 giorni, molti sostenitori delle squadre ospiti, che vengono a fare spesa presso i nostri negozi, per acquistare le locali prelibatezze; che aumenta la visibilità e l’attrazione di Agnone.

    Chiudiamo, quindi, un cinquantennio di vita dell’Olympia.

    Chiudiamo un decennio di gloriosa serie D.

    Abbiamo accompagnato l’Olympia finora. Adesso sappiamo che è giunto il momento di farci da parte. Di lasciare spazio e ruolo alle forze giovani e volenterose che vogliono raccogliere il testimone e vogliono proseguire questa fantastica storia.

    Rimarremo come tifosi, come sostenitori, a disposizione per trasferire esperienza e per dare consigli, ove servano.

    Il Sindaco, penso che saprà individuare persone e modalità per facilitare e consentire questa emozionante staffetta.

    Perciò chiudiamo con la certezza che Agnone saprà far proseguire la gloriosa storia dell’Olympia Agnonese.

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