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  • Calcio, Mecomonaco: “Mi assumo tutte le responsabilità, ma non mollo”

    AGNONE – “Mi assumo tutte le responsabilità di questa sconfitta, se le cose non girano come dovrebbero,  la colpa è del sottoscritto”. Antonio Mecomonaco, tecnico dell’Agnonese si presenta con queste parole in sala stampa. “Purtroppo al primo errore veniamo puntiti, perdiamo di autostima e i risultati sono questi. Da dove si riparte? Dai primi trenta minuti giocati alla grande, dal lavoro e da una tranquillità che purtroppo manca in alcune fasi di gioco”. Intanto i cronisti gli chiedono se la rabbia dei tifosi è giustificata. “Chiedo a loro di starci vicino soprattutto ora in avanti. Chi paga il biglietto ha sempre ragione, ma per uscire da questa situazione dobbiamo unire le forze. Credo in questo gruppo fortemente perché ha grandi margini di miglioramento, basta fare un risultato e acquisire autostima”. E poi sull’esordio di Ricciardi, ammette: “E’ un giocatore dalle grandi qualità, perciò ho deciso di buttarlo dentro dal primo minuto, purtroppo non ha i novanta minuti nelle gambe, ma sono convinto che in futuro ci darà una grande mano”. Infine il pensiero corre ai due prossimi incontri in trasferta. “Bisogna che ci sblocchiamo. E’ un torneo molto livellato e anche oggi si è visto. A parte Cesena, penso che l’Agnone meritava qualche punto in più in classifica”.  “E’ una vittoria conquistata non a caso da un gruppo che in settimana lavora molto bene e dà ampia disponibilità, di questo sono molto contento – sottolinea il tecnico del Notaresco, Mirko Cudini –  Con questa voglia e determinazione possiamo toglierci belle soddisfazioni. Dove possiamo arrivare non lo so, ma ora ci godiamo queste tre vittorie in attesa di momenti difficili che certamente non mancheranno durante l’arco della stagione”.  “Dopo tanti anni con la maglia granata è stato strano tornare al Civitelle da avversario – commenta l’ex  Lucio Boris Di Lollo, uno dei migliori in campo – Sono convinto che l’Agnonese si riprenderà  perché è nel dna di questa società superare i momenti difficili. Perché sono andato via da Agnone? Dopo tanti anni non avevo più stimoli, volevo misurarmi in altre realtà e provare nuove esperienze”.

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