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  • Carovilli, sindaco Conti contro servizio Rai: “Ha raccontato una realtà incompleta”

    “In una recente riunione dell’Ancem, tenutasi a Boiano, il sindaco di Capracotta, Paglione, interpretando il volere di altri sindaci, ha avanzato la richiesta di maggiori risorse da destinare alle aree interne. Probabilmente, tanto è bastato perché il Tgr Molise, mandasse in onda (12 aprile, ndr) il servizio dal titolo ‘Carovilli: grandi potenzialità poche prospettive’ – https://www.rainews.it/tgr/molise/video/2022/04/mol-carovilli-spopolamento-fondi-nazionali-2c9782f1-d5cc-456e-8744-c8de96208efa.html – nel quale il Paese è stato presentato come esempio di una realtà senza futuro e pervasa da una desolante rassegnazione”.

    E’ quanto scrive il primo cittadino di Carovilli, Antonio Conti che, in seguito, fa un’attenta analisi sulla situazione vissuta dal suo paese.

    “A sostegno del servizio televisivo – prosegue Conti –  sono state proposte le interviste rilasciate da alcuni cittadini che hanno lamentato la mancanza di aiuti e di sostegno al lavoro giovanile come avrebbe fatto, del resto, qualsiasi abitante di un’area interna dell’intero territorio nazionale. Ho sempre sostenuto che lo spopolamento va contrastato offrendo servizi e, ovviamente, opportunità di lavoro. Se ancora possiamo contare circa 1300 abitanti è perché i primi non mancano. Infatti, siamo sede di autonomia scolastica con scuole che vanno dall’infanzia a quella di primo grado, sede di guardia medica e abbiamo due medici di medicina generale; ufficio postale aperto tutti i giorni; caserma dei Carabinieri e dei Carabinieri forestali. Per quel che concerne il diritto alla mobilità – sottolinea il sindaco di Carovilli – la nostra posizione equidistante da Isernia, Agnone e Castel di Sangro (circa 25 km), unita ad una buona viabilità, ci consente di raggiungere facilmente detti centri e le strutture ospedaliere”. Ed ancora, rimarca Conti: “Se poi il cronista avesse voluto prendere in esame altri indicatori a testimonianza della resilienza dei nostri concittadini, avrebbe scoperto che, nel nostro piccolo, abbiamo numerosi ristoranti, bar, strutture ricettive, attività artigianali, negozi, caseifici, aziende zootecniche. Per quanto riguarda il terziario possiamo contare su una sezione Avis tra le più antiche e attive della Regione, su una proloco efficiente; una Coop di servizi ed una coop di comunità di recente costituzione. Siamo, inoltre, attraversati dalla tratta ferroviaria Sulmona – Carpinone che offre enormi possibilità di sviluppo sulle quali stiamo lavorando. Ritengo che gli indicatori che ho sommariamente elencati sono quelli che,  se attentamente analizzati, di certo avrebbero evitato al cronista  di avventurarsi in giudizi azzardati e fuorvianti”.

    In ultima analisi Conti chiarisce alcuni aspetti. “Sia chiaro, non intendo sostenere che Carovilli faccia eccezione rispetto alle altre realtà del territorio, i problemi sollevati dagli intervistati sono reali, soprattutto quelli che si riferiscono al futuro dei nostri giovani e che costituiscono la maggiore preoccupazione per tutti gli Amministratori delle aree interne.  Mai prima d’ora, infatti, si era assistito ad una cosi forte unità di intenti tra Amministrazioni e a sinergie così spinte per arginare il problema. Nell’ambito dalla Snai e del Gal Alto-Molise, ad esempio, sono stati elaborati progetti di prossima realizzazione che potrebbero costituire un primo timido antidoto al fenomeno. Come dicevo, non ho la pretesa di proporre Carovilli come insula felix ma sarei irrispettoso nei confronti di coloro che con coraggio si ostinano a fronteggiare quotidianamente le difficoltà proprie di queste zone, se non smentissi il desolante quadro proposto dal servizio e verso il quale esprimo il mio totale disappunto. Insieme alle iniziative che tutte le istituzioni devono intraprendere per realizzare un modello di sviluppo forte e compatibile, abbiamo bisogno anche di messaggi positivi – conclude – che infondano ottimismo e che aiutino a coltivare la speranza in un futuro più gratificante, non della sterile riproposizione di una decadenza irreversibile e per fortuna non veritiera”.

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