• Auguri
  • Cento candeline per Adele Di Zillo, il sindaco: «Abbiamo molto da imparare dai nostri anziani»

    Adele Di Zillo nasce a Celenza sul Trigno il 2 maggio 1920, vive una infanzia difficile nell’immediato dopoguerra,sposa Di Pardo Guido da cui ha avuto cinque figli e vive il dramma della seconda guerra mondiale con il marito impegnato come graduato combattente. Una vita di lavoro e di sacrifici affrontati con grande dignità e coraggio;questa la sintesi della lunga esistenza di Adele, che oggi ha ricevuto la visita ufficiale del sindaco Walter Di Laudo, di un assessore e del sindaco dei ragazzi, che le hanno consegnato una tarda ricordo.

    «A nome dell’Amministrazione comunale, faccio alla signora Adele gli auguri di buon compleanno da parte di tutta la comunità di Celenza sul Trigno, per il prestigioso traguardo raggiunto. – ha dichiarato il sindaco Di Laudo – Una vita dedicata alla sua numerosa famiglia quella di zia Adelina, come simpaticamente viene chiamata in paese che oggi si gode l’affetto e le cure di figli,nipoti e pronipoti. Persone come la nostra concittadina sono una risorsa per tutti noi. Oggi è l’intera comunità Celenzana a stringersi con affetto ad Adele e alla sua famiglia per festeggiare insieme un secolo di longevità».

    «Persona umile ed educata,rispettosa e solidale,lavoratrice instancabile,moglie e madre esemplare. – ha continuato il primo cittadino – Sono doti che appartengono alle persone genuine che meritano tutta la nostra stima e il nostro affetto,sono veramente orgoglioso di consegnare questa targa a zia Adelina, mi rammarica solo il fatto della contingente sobrietà e riservatezza della cerimonia dovuta all’emergenza sanitaria in corso che ha impedito all’intera comunità di stringersi intorno alla sua concittadina centenaria. Ha vissuto l’epoca dei totalitarismi ed è riuscita ad affrontare e superare da sola gli anni durissimi della seconda guerra mondiale. Ha avuto una vita dura, è stata una donna forte che non si è mai abbattuta di fronte alle avversità che la vita le ha posto davanti, compresa la morte di un figlio in giovanissima età e si è sempre presa cura della sua famiglia con amore e dedizione.

    Una foto di repertorio, degli anni scorsi, insieme alla famiglia

    Adele è stata sempre costantemente circondata dall’affetto dei propri cari, il modo migliore per invecchiare bene. Da quando è nata, si sono succeduti 9 pontefici, 12 presidenti e 66 diversi governi della Repubblica Italiana. E’ bello festeggiare i nostri centenari. Gli anziani rappresentano i valori e il senso di appartenenza a una Comunità affezionata ai propri nonni, alle proprie radici. Sono persone molto importanti anche per continuare a costruire un futuro più ricco di umanità: chi arriva a compiere 100 anni, infatti, ha vissuto gli anni della seconda guerra mondiale e quelli successivi, quando fu ricostruito il Paese e si avviò la fase che ha portato alla nascita dell’Europa unita. Abbiamo molto da imparare dai nostri anziani. La lunga giovinezza di “Zia Adelina” sia per noi tutti, oltre che motivo di orgoglio, di esempio e stimolo per custodire gelosamente i valori imperituri di pace,semplicità e solidarietà che abbiamo ereditato da chi come lei ha costruito la società che ci ospita. Auguri zia Adelina e grazie per averci regalato queste emozioni».

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