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  • Centrodestra agnonese spaccato, Marcovecchio: “Con De Vita nessun dialogo”

    AGNONE. «Dall’ex sindaco Gelsomino De Vita attendiamo ancora una risposta». Chi pensava ad un centrodestra locale capace di ritrovare compattezza di intendi per tornare ad essere la macchina da guerra di un tempo, si sbagliava. Almeno per il momento si continuerà ad andare divisi. La conferma arriva dal consigliere di minoranza, in quota Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale, al Comune di Agnone, Lorenzo Marcovecchio. Nell’intervista rilasciata a L’Eco dell’Alto Molise, l’ avvocato e figlio d’arte, parla a 360 gradi su passato, presente e futuro della vita politica – amministrativa della cittadina.

    Lorenzo Marcovecchio, che fine ha fatto il centrodestra ad Agnone? 

    «Qualcuno direbbe disperso in mille rivoli. C’è chi attende alla finestra in attesa di avere un referente regionale, c’è chi, sfiduciato, è uscito dalla scena politica. C’è poi qualche temerario che, seppur tra mille difficoltà, prova a rimettere insieme i cocci». 

    Come sono i rapporti con il gruppo capeggiato dall’ex sindaco Gelsomino De Vita?

    «Entrambi siamo stati portatori di diverse idee di amministrazione della città. Dopo aver superato una prima fase fatta di rivendicazioni e recriminazioni ho provato a fare un passo avanti. Tramite l’associazione Insieme abbiamo avuto qualche incontro dove ho avanzato la proposta di formare un gruppo unico (proprio nell’idea di una ricostruzione del centrodestra). Ancora aspetto risposta».  

    La vittoria di Carosella rientra in una normale alternanza, oppure ci sono demeriti da parte del centrodestra? 

    «Sicuramente un centrodestra spaccato ha favorito la vittoria di Carosella (del resto i numeri parlano chiaro). Ritengo, però, che la presenza in lista di Nunzia Zarlenga sia stata determinante. Si veniva da un periodo di forti contestazioni (ospedale, scuole, trasporti, ecc) e Nunzia era stata capace di incanalare il malcontento generale. Questo ha fatto da volano anche per gli altri candidati. P.s. quei problemi ad oggi ci sono ancora ma guai a parlarne!».

    In sintesi ci dice a cosa è stata dovuta la spaccatura che di fatto ha consegnato il Comune nelle mani del centrosinistra?

    «La spaccatura c’era stata già dalle precedenti votazioni quando formammo la lista Rinnovare. Ritenevamo fosse giunto il momento di cambiare il modo di amministrare con una linea che rispondesse, in primis, alle istanze dei giovani. Non avremmo potuto, successivamente, tradire noi stessi mettendo in piedi una lista unica solo per vincere le elezioni». 

    Cosa risponde a quanti vi accusano di lassismo o addirittura connivenza con la maggioranza? La realtà vuole che in due anni di opposizione non si registrano grosse contrapposizioni all’operato di Carosella. 

    «La realtà parla pure che in oltre due anni sono veramente pochi gli argomenti importanti che sono stati adottati. Vi invito a leggere quelli che vengono portati in consiglio comunale: la maggior parte sono delle mere prese d’atto. Connivenza con Carosella? Assolutamente no, ma parlo per me. Continuo a fare interrogazioni, verifiche ed a rappresentare le istanze dei cittadini. Proprio in queste settimane ho depositato un’interrogazione riguardante la gestione dei lotti della zona artigianale: problema segnalatomi da un imprenditore. Il non pubblicizzare non significa che non si lavori».  

    Allo stato attuale il centrodestra agnonese, dopo la caduta di Michele Iorio e la non elezione dell’unico rappresentante territoriale, Franco Giorgio Marinelli non possiede referenti regionali. E’ in grado di smentirci? 

    «Con la nuova legge elettorale non solo il centrodestra agnonese resterà senza referenti ma tutta la provincia di Isernia. Bisogna iniziare a lavorare su questo, bisogna sedersi intorno ad un tavolo ed individuare quella persona che possa rappresentare a Campobasso le istanze di tutto un territorio. Perché aspettare referenti, creiamoli».

    E’ vero che alle scorse regionali il governatore Frattura vi ha chiesto l’appoggio per essere eletto? 

    «Sì è vero. Del resto noi ci siamo candidati anche in contrapposizione ad una lista che era espressione di Michele Iorio. Non deve essere sembrato troppo assurdo chiedere un appoggio».

    In molti indicano il suo nome come prossimo candidato sindaco. Sarebbe pronto a confrontarsi con uno strumento democratico come quello delle primarie? 

    «Bisogna capire se lo fanno per fiducia o per mancanza di alternative…  Scherzi a parte, fa piacere, significa che si è riusciti a restare vicino ai cittadini. Le primarie ci vogliono ad ogni livello. Bisogna riavvicinare il cittadino alla gestione della cosa pubblica ad ogni livello». 

    Ci spiega come si può fare politica stando lontani dal territorio dove si è stati eletti? 

    «Se fare politica si intende fare l’impiegato comunale aggiunto allora è impossibile. Se fare politica si intende prendere contatti con le amministrazioni centrali, capire, conoscere e studiare diverse realtà per provare ad imitarle sul proprio territorio, allora è quasi doveroso. Viviamo nell’era di internet e della globalizzazione, non possiamo più pensare di essere al centro dell’universo e continuare a vivere di rendita ricordando i bei tempi che furono».

    In tre mosse sarebbe capace di indicare la rinascita di Agnone e del suo hinterland? 

    «Personalmente porterei avanti l’idea di Almosava per fare quadrato con i paesi dell’Abruzzo. In questo modo recupereremo peso politico e decisionale e non verremmo più visti come la cenerentola di turno alla quale devono andar per forza bene tutto. Poi investirei seriamente sul turismo. Il bilancio comunale deve essere un documento politico non un mero strumento contabile. Rischierei le risorse, magari anche sottraendole altrove. Darei spazio all’iniziativa privata incentivandola e non  ostacolandola. Da ultimo penserei seriamente alla realizzazione di un convitto per studenti. Questo potrebbe essere uno strumento per far aumentare la popolazione scolastica (senza dover ricorrere alla Giustizia) e far girare economia sul territorio».

    Scadenze elettorali, il centrodestra agnonese chi appoggerà alle europee? 

    «Abbiamo detto prima che il centrodestra è frazionato, ognuno sceglierà, mi auguro, con il pensiero rivolto alla tutela del proprio territorio».

          dottavio6@gmail.com 

     

     

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