• News
  • Certificati medici per detenzione armi, le Questure intensificano i controlli e i sequestri

    Certificati medici per la detenzione di armi, le Questure intensificano i controlli in tutta Italia e continuano ad arrivare i sequestri di fucili e pistole.

    L’ultima operazione in ordine di tempo è stata portata a termine dai poliziotti della Divisione Amministrativa della Questura di Frosinone, che dopo le opportune e necessarie verifiche, hanno proceduto al ritiro cautelare di quattro fucili ed una pistola.
    Il provvedimento ha colpito altrettanti detentori che non avevano prodotto la certificazione medica richiesta, nei tempi e con le modalità previste dalla legge ed in particolare erano stati già raggiunti da diffida ad esibire la citata certificazione sanitaria.
    A riguardo, il Dirigente della già citata Divisione, dr.ssa Antonella Chiapparelli, ricorda che «con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 10.08.2018, n. 104, dal 14 settembre 2018, tutti i detentori di armi, ad esclusione dei titolari di licenza di porto di armi in corso di validità e coloro che non hanno avuto il provvedimento di diffida prima dell’entrata in vigore della richiamata legge, avranno tempo ancora un anno, fino 13 settembre 2019, per produrre autonomamente la certificazione medica di idoneità psicofisica per la detenzione di armi di cui all’art. 35 comma 7 del T.U.L.P.S.. Per opportuna conoscenza, si ribadisce che la certificazione medica è rilasciata, sulla base del certificato anamnestico del medico di famiglia, dal settore medico-legale delle Aziende Sanitarie Locali o da un medico militare, della Polizia di Stato o del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.  La certificazione medica va prodotta all’Ufficio di Polizia o Carabinieri presso il quale sono state denunciate le armi detenute e dovrà essere presentata ogni 5 anni. Qualora il detentore di armi risulti titolare di licenza di porto d’armi, l’obbligo della presentazione della certificazione medica decorre dalla scadenza della stessa, se non rinnovata».

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.