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  • Chiude la caccia al cinghiale in braccata, ora si dovrà penare per la riattivazione della selezione

    Ultime battute in braccata, oggi, in Abruzzo, per quanto riguarda la caccia al cinghiale. Semiautomatici e carabine appese al chiodo, da oggi per i prossimi nove mesi circa, per migliaia di cacciatori abruzzesi. E già si registrano i primi commenti seguiti dalle prime polemiche. 

    «Chiusa la stagione venatoria al cinghiale: a nessun politico in Regione è venuto in mente di prolungare il prelievo fino a metà o magari fino alla fine di gennaio, nonostante le richieste che continuamente arrivano dal comparto agricolo e dalla società».

    Così Angelo Pessolano, presidente provinciale dell’ArciCaccia Chieti. Negli anni scorsi, infatti, la Regione Abruzzo ha più volte prolungato a gennaio il periodo di prelievo del cinghiale in braccata, cioè con l’ausilio dei cani da seguita. Un provvedimento che però venne criticato dagli stessi cacciatori, perché in questo periodo, più che in altri, le femmine di cinghiale sono gravide e dunque autorizzare la braccata equivale a dare l’ok ad una mattanza eticamente inaccettabile e controproducente a livello di contenimento della popolazione di ungulati. Il rischio concreto è di fare una inutile strage, abbattendo femmine gravide, e nello stesso tempo far aumentare il numero di cinghiali anziché vederlo diminuire. 

    Quello che avrebbe senso fare, invece, nell’ottica di una seria gestione faunistico-venatoria del “problema” cinghiali, è riattivare immediatamente la caccia di selezione e le attività di controllo coordinate egregiamente dalla Polizia provinciale. Ed è quello che chiede anche il presidente dell’ArciCaccia, Pessolano: «Riattivare subito la caccia di selezione e il controllo, perché da oggi, ricordiamolo, la caccia al cinghiale in Abruzzo è chiusa». Una richiesta indirizzata al responsabile della caccia in Regione, l’assessore Emanuele Imprudente, anche se poi le decisioni politiche si dovranno confrontare con la prassi organizzativa non sempre snella degli Atc. In attesa di questi passaggi burocratici tra Regione e Atc da oggi in Abruzzo nessuno potrà aprire il fuoco sui cinghiali. Nessuno tranne ovviamente i soliti bracconieri in servizio permanente effettivo. 

    Francesco Bottone

    tel: 3282757011

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