• Cultura
  • Cibo per accogliere musulmani ed ebrei nella «bomboniera» dell’Alto Molise

    Rendere il Molise un luogo accessibile di accoglienza e di ospitalità per tutti, anche per turisti di culture e religioni diverse.
    L’iniziativa, organizzata da ITRIA – Itinerari Turistico-Religiosi Interculturali Accessibili – con la Conferenza Episcopale di Abruzzo e Molise, il Comune di Castel del Giudice e la Regione Molise, è stata ospitata nei giorni scorsi proprio a Castel del Giudice.
    «Un menu universale, per aprirsi alle diversità – ha sottolineato il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile che ha aperto i lavori. Il sottosegretario alla presidenza della Giunta Regionale, Roberto Di Baggio, ha rimarcato la necessità della formazione degli operatori e di adottare strumenti idonei per confermare il successo avuto dal Molise quest’anno.
    Monsignor Claudio Palumbo, vescovo di Trivento, ha tenuto la relazione centrale evidenziando la necessità di porre al centro di ogni azione l’uomo. «Il turismo, la ricerca di conoscere nuove realtà, la tavola con il cibo devono essere elementi di crescita e di speranza. Il cibo ha una sacralità rispettata da tutte le religioni. Bisogna realizzare ed elaborare progetti che diano nuovi orizzonti ai nostri borghi e alle nostre comunità» ha concluso il vescovo.


    Anna Maria Aisha Tiozzo presidente del Wordl Halal Development ha dato una proiezione sui numeri di possibili flussi turistici musulmani, che vogliono visitare l’Italia, ma molte volte devono rinunciare scegliendo altre località perché non ci sono strutture che hanno certificazioni Halal. La stessa cosa vale per i possibili turisti ebrei che non trovano strutture con certificazioni Kosher. Se si vogliono cogliere nuove opportunità di turismo bisogna modificare l’approccio e aprirsi a nuovi mercati.
    Avelio Marini della associazione Wigwam ha evidenziato le opportunità che offrono le reti locali e internazionali e lo sviluppo che può avere un territorio dal confronto con altre realtà che porta a migliorarsi continuamente.
    Claudio Papa dell’azienda Dolceamaro ha approfondito il tema dell’opportunità delle certificazioni halal e kosher che aprono a mercati inesplorati in tema di internazionalizzazioni ma sono utili e ormai indispensabili anche per il commercio locale.
    Hanno approfondito il tema della ruralità e turismo di comunità Gianfranco Di Pasquo, docente dell’Istituto alberghiero di Agnone, e Serena Di Nucci, presidente del Gal Alto Molise.
    Dino Angelaccio presidente di Itria ha introdotto il team dei menù accessibili per mettere la persona nelle migliori condizioni di conoscenza di che cosa sta ordinando e quali sono gli elementi che costituiscono il piatto.


    Gli chef Marco Pasquarelli del ristorante “Il Tartufo” di Borgotufi, Adriano Cozzolino dell’Hotel Dora di Venafro, Massimo Talia del Ristorante Svevia di Termoli hanno dato la disponibilità a cimentarsi ad elaborare un menù accessibile che presto sarà disponibile nei loro ristoranti ed hanno voluto deliziare i presenti con una degustazione di piatti che sono stati l’esaltazione dei sapori.
    Lo chef Pasquarelli ha presentato uno spaghetto con crema di cannellini, peperone crusco e olive; lo chef Talia ha presentato una pampanella con la ventresca di tonno e lo chef Cozzolino un raviolo con crema di caciocavallo con tartufo su crema di zucca.
    Un plauso all’Amministrazione comunale di Castel del Giudice e allo staff di Borgotufi per la organizzazione dell’evento.


    Sono tanti i riconoscimenti e gli apprezzamenti anche in campo europeo per il progetto InterculturalMolise che ha aperto strade innovative e ulteriori opportunità per il nostro territorio che può essere una «bomboniera dell’accoglienza e dell’ospitalità» come ha sostenuto Mons Palumbo.

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