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  • Il clero triventino: «Monsignor Scotti ha evitato lo smembramento della diocesi di Trivento»

    PUBBLICHIAMO, di seguito, la nota dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Trivento, firmata dal vicario don Mimì Fazioli, con il quale il clero diocesano formula il suo ringraziamento al Vescovo Domenico Angelo Scotti nel giorno della nomina del suo successore monsignor Claudio Palumbo.


    Eccellenza reverendissima,
    Sono molto contento che Sua Santità Papa Francesco abbia nominato un nuovo Vescovo per la nostra Diocesi “antica e insigne”.
    Saremo davvero onorati di accoglierlo nella nostra Diocesi per vivere con lui nuove esperienze pastorali nella continuità del vissuto pregresso.

    Eccellenza colgo l’occasione per porger a Lei, a nome anche di tutto il Presbiterio diocesano, il nostro più sentito ringraziamento per l’opera pastorale svolta nella nostra Diocesi nei Suoi undici anni e sei mesi di permanenza fra di noi, caratterizzata da uno  stile inconfondibile di paterna attenzione e di una speciale dedizione, pur nell’autorevolezza con cui ha svolto il suo alto e delicato ministero. Sono stati anni tutti belli e intensi, sicuramente indimenticabili. La sua opera feconda e il suo impegno pastorale è stato esemplare e indefesso nei confronti dei giovani, delle famiglie, degli anziani, delle Parrocchie della nostra Diocesi tutte visitate e vissute con gioia e partecipazione. Ringraziamo il Signore per il tempo passato insieme e per le belle esperienze pastorali condivise. Le chiediamo perdono se qualche volta non abbiamo corrisposto fattivamente al suo ardore ed impegno ministeriale. Un sincero, affettuoso e doveroso ringraziamento Le è dovuto da parte di tutti noi per l’impegno che ha profuso nel difendere strenuamente l’autonomia della nostra Diocesi, scongiurandone il pericolo di uno smembramento pernicioso.
    In fondo in fondo ci dispiace perché La sapremo lontano da noi ,ma confidiamo che resterà vicino ad ognuno di noi nella preghiera e nell’amicizia. Dovunque sarà siamo certi che il legame costruito in questi anni con la nostra terra non si spezzerà ma anzi, nella preghiera e nel servizio  resterà saldo e forte perché uniti da Cristo Salvatore e Redentore che  è lo stesso ieri, oggi, e sempre! E la protezione della Vergine Santa venerata nel santuario diocesano di Canneto, dei nostri Santi Patroni e di San Casto, primo evangelizzatore della nostra Diocesi, L’accompagnino sempre.

     

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