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  • Colaizzo: “Da solo non resto”, per l’Agnonese futuro tutto da decidere

    AGNONE – Avrebbe voluto aprire un ciclo a lungo termine, ma oggi si trova a dover fare i conti con una retrocessione ed un progetto naufragato con la restituzione di casa Olympia al Comune. Marco Coliazzo ha poca voglia di parlare come del resto l’intero ambiente granata avvolto da un silenzio quasi surreale. Appaiono lontani i tempi, quando, in ogni anfratto della cittadina, si parlava dei gol di Aquaro, Di Vito, Milozzi, delle giocate di Ricamato, Pesce Rojas e capitan Orlando, delle dirette televisive di Rai-Sat sport, delle trasferte di massa, degli spareggi promozione di Matelica e Pesaro, ma anche quelli salvezza di Narni e Francavilla al Mare, della festa per il cinquantenario.

    L’entusiasmo sembra essere stato seppellito con la sconfitta di Vasto, che ha sancito l’addio al campionato di serie D dopo dodici anni. Intorno l’Agnonese, che faceva tremare piazze come Ancona, Rimini, San Benedetto del Tronto, Campobasso, vige un silenzio tombale e al tempo stesso allarmante.

    Così il futuro rappresenta una incognita, un punto interrogativo al quale nessuno sa dare una risposta. Colaizzo, che in questa avventura durata due anni, ci ha rimesso soldi, fatica e faccia,  continua a ripetere di voler assicurare la domanda di ripescaggio in scadenza il prossimo 5 luglio. D’altronde non gli costa nulla, visto che negli ultimi anni a pagare la quota ci ha pensato  l’azionariato popolare, ovvero gli agnonesi grazie alla spinta di due inossidabili dirigenti quali il vice presidente, Fernando Sica e lo storico segretario, Antonio Melloni. Il problema è che ne sarà se il ripescaggio sarà centrato. L’imprenditore del settore auto,  insieme al fratello Giampiero, capace di costruire dal nulla un impero, è lapalissiano: “Non resto – sentenzia categoricamente –.  Da solo sarebbe impossibile affrontare un altro campionato. Entro il 30 giugno presenterò il bilancio annuale, dopodiché…”.

    Come in un telegramma arriva istantaneo lo stop. Non pronuncia la parola addio e contestualmente sente di lasciare aperta una porticina, forse spinto a farlo dalla consorte Angela Vacca, che in due anni di Olympia, ha dimostrato di essere più tifosa di tanti altri che si spacciano tali. “Sono pronto a dare una mano con una sponsorizzazione, ma il resto dovranno farlo gli altri”.

    Appunto, ad oggi degli “altri” di cui parla Colaizzo, neppure l’ombra. La provocazione lanciata qualche settimana fa da Mauro Marinelli di vedere il ritorno dei gruppi Gamberale e Sabelli, si è già vaporizzata al sole cocente di questo primo scorcio di giugno. “Apprezzo molto quanto auspicato da Marinelli, ma il problema è che non si muove foglia” ribadisce l’ormai ex numero uno del club. Vero: non si muove foglia. E se gli altri anni di questi tempi  compariva l’annuncio della prima assemblea pubblica per studiare il da farsi, attualmente non si ha alcuna notizia in merito.

    Negli ultimi giorni ad incontrare Colaizzo, Francesco Cirulli, procuratore di calciatori romano, originario di Schiavi di Abruzzo. A quanto pare l’agente avrebbe sondato il campo per vedere se ci sono le condizioni per poter continuare il discorso in quarta serie. “Una chiacchierata confidenziale, niente più” conferma Coliazzo che poi aggiunge saggiamente. “Oggi più che mai serve uno scatto d’orgoglio da parte di tutti. Se il calcio vuole continuare ad essere per Agnone quel veicolo di promozione territoriale oltre all’aspetto prettamente sociale, c’è bisogno dello sforzo dell’intero paese, cosa che nell’ultimo anno purtroppo non ho notato”.

    Parole chiare che intendono spegnere polemiche e qualche rancore di troppo. Se chi di dovere le recepirà mettendole in pratica in tempi brevi, ecco, allora, il futuro del club potrà continuare. Se contrariamente si preferirà ancora una volta arroccarsi sulle proprie posizioni e chiudersi a riccio, ebbene il calcio ad Agnone diventerà uno sbiadito ricordo di quello che è stato negli ultimi dodici anni. Naturalmente ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità.

    25 ANNI DI FEDAYN – In un momento particolarmente delicato per le sorti del club, un sussulto viene offerto dai Fedayn Agnone, gruppo storico della tifoseria granata che sabato 22 giugno, nella splendida cornice de Il Giardino dei Ciliegi, festeggerà i venticinque anni di attività. All’evento invitati a partecipare oltre i componenti della tifoseria e i simpatizzanti, tutti i presidenti della storia della società di viale Castelnuovo con un messaggio inequivocabile: chi mancherà, sarà assente ingiustificato!

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