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  • Combattere per la libertà e la democrazia, l’insegnamento della Brigata Maiella

    Emozione, profondo coinvolgimento, stupore, sono  i sentimenti che gli alunni dell’I.T.E. di Gissi, venerdì 28 aprile, hanno provato nell’ascoltare i racconti, le testimonianze  della prof.ssa Marianna Della Penna e del prof. Domenico Travaglini, figli di partigiani morti per difendere il paese dai soprusi e dalle violenze dei nazifascisti, senza perdere  mai di mira gli ideali ed il rispetto per la persona umana.
    Molte sono state le battaglie della formazione partigiana denominata “Brigata Maiella”, una importante formazione (1500 uomini) dell’Italia centro — meridionale, decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare, per onorare la memoria dei tanti uomini caduti in nome della libertà e della giustizia.
    Nel periodo storico dal 1943 al 1944 i tedeschi hanno opposto una forte resistenza all’avanzata degli Alleati sulla linea Gustav, che si estendeva dall’Adriatico al Tirreno; tra i paesi coinvolti: Lama dei Peligni, Gessopalena, Lettopalena, Torricella Peligna, Montenerodomo; alcuni rasi al suolo.
    I primi combattimenti si sono svolti a Lama dei Peligni.
    In seguito ai violenti avvenimenti, alle atrocità compiute dai tedeschi, si sono manifestate le prime spontanee resistenze popolari con l’obiettivo di esortare gli uomini alla resistenza armata contro Il nazifascismo.
    Si sono formati gruppi di giovani, di sedici-diciotto anni, che con coraggio e determinazione hanno lottato per difendere il proprio paese, in nome della libertà.
    Vengono combattute 118 battaglie contro i Tedeschi, non solo in Abruzzo maanche  nelle Marche, Emilia Romagna, Veneto;  quasi tutte vinte.
    Tra le principali località, luoghi di violenti combattimenti: Civitella a Selva, Pizzoferrato, Lama dei Peligni, Cingoli, Pesaro, Montecastellaccio, Brisighella.
    La “Brigata Maiella”, dopo la liberazione della propria regione, ha proseguito, comunque, nella lotta contro l’invasore tedesco; liberali, socialisti, democristiani, comunisti e repubblicani hanno convissuto ed operato insieme, per il riscatto dell’onore e della libertà d’Italia.
    Il prof. Domenico Travaglini   e la prof.ssa Marianna Della Penna hanno raccontato con emozione alcune imprese dei partigiani; in particolare il professore ha ricordato l’impegno del padre, il  dott. Vittorio Travaglini, che ha fatto parte del glorioso gruppo della Resistenza italiana, la “Brigata Maiella”,  una   formazione abruzzese partigiana nata nell’alto chietino, dominata dalla imponente massa pietrosa della Maiella, guidata dall’avv. Ettore Troilo e dal dott. V. Travaglini.
    Il dott. Travaglini  ha combattuto in prima linea salvando tante vite umane.
    La prof.ssa Della Penna ha ricordato con profonda commozione il padre, dott. Ercole Della Penna, Capitano della “Brigata Maiella”, un uomo valoroso che ha  liberato 700 persone nelle Marche.
    Un esempio di fedeltà, di coraggio, di altruismo.
    Hanno  poi suscitato forti emozioni la lettura di un documento, particolarmente coinvolgente, scritto nel 1944 dal capitano della “Brigata Maiella”  dott. Vittorio Travaglini  e  la lettura  di una  poesia tratta dalla  raccolta della prof.ssa Della Penna: “Con gli occhi e con il cuore”.

    Sulla strada che unisce Palena a Taranta dei Peligni e Lama dei Peligni,  ad una altezza media di sette/ottocento metri del gran dorso pietroso della “Maiella”, su uno sperone di roccia che sembra sospeso sull’abisso, sorge una piccola cappella di pietra: è il sacrario dedicato ai caduti,  per ricordare ed onorare i partigiani.
    Il sacrificio di questi valorosi uomini sia per sempre custodito nel cuore e nella mente di ognuno e profonda sia la gratitudine verso coloro che hanno lottato in nome della libertà, della democrazia, a difesa della dignità dell’uomo.

       Alunni I.T.E.  Gissi

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