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  • Comune di Agnone, Daniele Saia insiste e chiede le dimissioni di sindaco e giunta

    AGNONE. Bilancio estremamente negativo, quello che Daniele Saia, capogruppo di Nuovo Sogno Agnonese, traccia dell’attività svolta in tre anni di governo dall’esecutivo Marcovecchio. Durante un incontro con i giornalisti, l’esponente del centrosinistra, da sempre attivista del Psi, non ha esitato a dire di “fare opposizione al nulla”.  “In tre anni di amministrazione l’unica cosa e anche mal riuscita che la giunta Marcovecchio più rivendicare – esordisce Saia – è la realizzazione della pavimentazione di Piazza Plebiscito dove tra l’altro è stata danneggiata la storica fontana risalente alla fine dell’’800”.  Nell’ammettere la cocente sconfitta elettorale di tre anni fa, che ancora brucia (sue testuali parole), Saia non esita ad elencare le occasioni perdute dal Comune, a suo dire, reo di  incapacità nella programmazione, superficialità nelle decisioni prese e totale mancanza di dialogo con le opposizioni. “La risultante è quella di aver perduto un finanziamento di oltre 3 milioni di euro che avrebbe garantito l’ultimazione del piano terra del polo scolastico di Maiella e la realizzazione della palestra – palasport in via Pietro Micca. Quaranta mila euro mandati indietro per il centro raccolta dei rifiuti solidi urbani e un bando mai preparato che comporta il fermo di nuovi mezzi a Poggio Sannita. Ed ancora, raccolta differenziata lontana da quel 75%  abbondantemente raggiunto da centri, vedi Capracotta, partiti dopo di Agnone e cassette informatizzate sparse per la città inattive”.  L’arringa di Saia continua senza sosta con il progetto dei servizi innovativi per il turismo (400mila euro) fermo al palo da due anni nonché l’inatteso stop all’efficientamento energetico avviato dalla nostra amministrazione. “Mentre annotiamo tutto ciò, registriamo la nascita di un call center per lavoratori sempre più precari e la proposta di istallazione di una centrale a biomasse sul nostro territorio. Questa la lungimiranza di una maggioranza che doveva cambiare volto alla cittadina ma che di fatto rimane indietro rispetto ad altre realtà. Approssimazione e incompetenza hanno creato un clima di forte rassegnazione ormai palpabile in ogni angolo del paese – rammenta Saia  che infine lancia la stoccata – se nei prossimi due anni (scadenza del mandato) l’intenzione di Marcovecchio è soci è di continuare su questa strada, allora ebbene facciano un bagno di umiltà e rassegnino immediatamente le dimissioni. Lo dico soprattutto per il bene della collettività ormai stufa di avere a che fare con una amministrazione che  rappresenta il nulla assoluto”. Nell’incontro con la stampa, Daniele Saia affiancato da Caterina Cerroni, reduce dalle elezioni Europee e Michela Cerbaso, segretario cittadino del circolo Pd, ha inoltre contestato aspramente il nuovo tracciato del III lotto della fondovalle Verrino (sbocco sul Sangro) che vede l’erogazione di 6 milioni di euro dai Cis per  la progettazione definitiva. “E’ un’opera inutile che non sarà mai appaltata. La nostra idea – hanno concluso – era quella di ultimare il viadotto San Lorenzo con Anas che ha dato disponibilità di cassa per 25 mln di euro, proseguire per Castiglione Messer Marino e uscire a Colledimezzo con tempi di percorrenza decisamente più rapiti, tuttavia la mancanza di concertazione e dialogo sta per provocare l’ennesimo disastro amministrativo”.

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