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  • Cooperative di comunità, Gal Alto Molise spiega come far quadrare l’idea con i costi-ricavi

    AGNONE. ll Gal Alto Molise ha previsto un bando per sostenere l’avvio e lo sviluppo di “Cooperative di Comunità”. «Pochi giorni fa abbiamo ricevuto l’ok alla pubblicazione del bando che a breve sarà disponibile sul Burm» spiega Mario Di Lorenzo, direttore del Gal Alto Molise. «La Cooperativa di Comunità è un’iniziativa imprenditoriale collettiva, cioè promossa da un gruppo di cittadini, i quali danno vita e partecipano ad un progetto finalizzato ad accrescere il benessere di una comunità locale attraverso una serie di attività in grado di rilanciarne la vita sociale ed economica, in relazione alle proprie esigenze di sviluppo. Con il bando di prossima pubblicazione, il Gal finanzia cooperative di comunità che hanno come esplicito obiettivo quello di integrare interessi sociali con interessi economici, interessi di ordine pubblico con interessi di ordine privato, e che si candidano anche a gestire beni e risorse collettive. – sottolinea Di Lorenzo – Il bando è stato redatto a seguito di un percorso che ci ha visto in questi mesi stimolare Comuni, cittadini e imprese attorno al tema delle Cooperative di Comunità cercando di portare la conoscenza e le competenze necessarie per accendere in loro un interesse. Il convegno di Capracotta nel settembre 2019 e il seminario di Castel del Giudice di dicembre scorso, incentranti entrambi sul tema delle CdC, insieme agli incontri territoriali con i Comuni e con tutti i cittadini che hanno manifestato interesse sono tappe di un unico percorso teso a sensibilizzare la comunità locale. Certo, l’Alto Molise non è a digiuno di esperienze e Castel del Giudice è per noi un primo embrionale modello da cui partire per creare l’effetto domino sugli altri Comuni. Stiamo raccogliendo i primissimi risultati di questo lavoro da diversi Comuni dove si stanno organizzando per avviare le Cooperative non solo gli amministratori locali ma anche gruppi di cittadini». 

    Far partire una Cooperativa di Comunità non è semplice, perché attorno alla suggestione del recupero di un bene pubblico o dell’essere propositivo verso la propria comunità, è necessario che la Cooperativa sia anche profit e trovare quindi  il giusto equilibrio tra costi e ricavi per sostenersi nel tempo.

    «Partendo da qui – spiegano ancora dal Gal – abbiamo avviato un percorso per far capire alle nostre realtà cosa significa veramente fare una CdC, portando esperienze di altri territori a raccontare le forze e le debolezze delle economie collaborative. Proprio per far toccare con mano al nostro territorio (18 Comuni dell’Alto Molise) le esperienze di altre realtà, abbiamo organizzato un webinar sulle Cooperative di Comunità per conoscerle da vicino. Per scrivere il bando e per capire da dove partire, ci siamo confrontati con la Regione Toscana attraverso Anci Toscana che ha supportato la Regione nello scrivere e diffondere il bando per far nascere CdC nelle aree interne toscane. A due anni dal bando sono nate 24 Cooperative che sono state messe in rete dalla Regione in un percorso che serve loro per condividere problemi e soluzioni. Ci siamo avvicinati a questo modello perché hanno fatto su scala regionale quello che abbiamo avviato noi su scala locale. L’altra realtà con la quale abbiamo avuto contatti è un Gal friulano che ha, come noi, un bando sulle CdC e con loro abbiamo condiviso alcune linee di indirizzo da riportare nel testo. Agli inizi di aprile avevamo in programma una due giorni di visita studio in Toscana per conoscere da vicino la loro esperienza. L’emergenza sanitaria ha impedito sul nascere l’organizzazione della visita, per cui l’incontro di mercoledì è un tour virtuale con la speranza di andare presto a trovarli e consolidare il rapporto tra Molise e Toscana sul tema specifico». 

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