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  • Coronavirus: Fca chiude Pomigliano, effetto domino anche sulla Sevel

    (ANSA) – TORINO, 11 MAR – Fca chiuderà temporaneamente alcuni impianti italiani nell’ambito delle misure per contrastare la diffusione del Coronavirus. Si fermeranno le fabbriche di Pomigliano oggi, giovedì e venerdì, Melfi e la Sevel giovedì, venerdì e sabato, Cassino giovedì e venerdì. Tutti gli stabilimenti italiani saranno coinvolti in interventi straordinari. Lo stabilimento si fermerà da oggi e fino al 16 marzo per consentire le “applicazioni organizzative previste dal decreto governativo” in tema di coronavirus, dice Aniello Guarino, coordinatore del settore Automotive per la Fim di Napoli.
    “Abbiamo chiesto di far rispettare tutte le norme previste dal decreto del Governo – ha spiegato Guarino – proponendo una fermata temporanea per consentire le applicazioni organizzative. Pertanto si è deciso per la sospensione lavorativa per lo stabilimento di Pomigliano dal primo turno di oggi con rientro il 16 marzo, mentre a Nola e al reparto presse la sospensione riguarderà solo la giornata di oggi. Il reparto affidabilità invece lavorerà regolarmente”.

     In Val di Sangro fermata produttiva dal primo turno di domani per permettere sanificazioni di mensa e bagni. Il rientro è previsto per il primo turno del 16 marzo. 

    «Nella giornata di oggi si è svolto l’incontro tra le RSA e la SEVEL. L’Azienda ha comunicato che a partire dal primo turno di domani mattina e fino a domenica la fabbrica verrà fermata per riorganizzarsi in modo da rispettare il decreto del Governo. – si legge in una nota siglata da Alfredo Fegatelli, segretario generale della Fiom Cgil Chieti – A partire da lunedì abbasserà i volumi produttivi e lavorerà con personale ridotto. L’azienda provvederà a richiedere la cassa integrazione per coprire i Lavoratori che rimarranno a casa sia nella fermata totale sia nei giorni successivi. Come evidenziato nel nostro comunicato del 10 marzo 2020, la FIOM, dopo aver fatto presente la situazione dei Lavoratori, per far fronte all’emergenza COVID-19 ha chiesto all’azienda il rispetto preciso delle norme contenute nel decreto proponendo di effettuare la fermata per consentire una migliore riorganizzazione. La FIOM ritiene importante questo primo risultato. La FIOM vigilerà con le sue RSA/RLS affinché l’azienda rispetti tutti i decreti del Governo».

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