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  • Costringeva connazionali alla prostituzione, in manette una giovane rumena

    La Polizia di Stato di Campobasso e di Foggia ha tratto in arresto M.I., 24enne di origini rumene, per riduzione in schiavitù, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e sequestro di persona.
    Lo scorso 6 settembre, la Squadra Mobile della Questura di Foggia aveva ricevuto, da parte di due volontari di stanza ad Arad in Romania, una comunicazione relativa ad una giovane donna C.V., di 29 anni. La ragazza era giunta in Italia con due uomini e una donna con l’intenzione di svolgere il lavoro di badante ma, trovatasi in situazione completamente diversa da quella per la quale aveva lasciato il paese d’origine, aveva poi chiesto telefonicamente aiuto alla sorella. Quest’ultima era, poi, venuta a sapere che la congiunta non aveva la possibilità di parlare al telefono, era tenuta in ostaggio, le erano stati sottratti i documenti ed era stata picchiata dagli uomini che l’avevano portata in Italia. Era stata dunque costretta a prostituirsi e a chiedere l’elemosina sia nella città di Foggia che a Termoli.polizotta
    Nel pomeriggio dell’8 settembre, una pattuglia della Squadra Volanti del Commissariato P.S. di Termoli notava una giovane donna – trasandata, in evidenti condizioni precarie visibilmente spaventata – accovacciata su una panchina nei pressi di quel “Caffè de Paris”. Sottoponendola a controllo, accertavano che era priva di documenti e in compagnia di una donna che in un primo momento dichiarava di essere la sorella.polizia notte
    Il comportamento di quest’ultima, che parlava bene l’Italiano, faceva insospettire gli agenti in quanto aveva cercato di condizionare l’altra ragazza, intimorendola. I successivi controlli, infatti, facevano emergere pregiudizi di Polizia a carico della sedicente sorella per cui le due donne venivano separate.
    Da quel momento la giovane cittadina rumena C.V., vistasi trattata umanamente per la prima volta dopo essere giunta in Italia dai poliziotti che l’avevano soccorsa, ha cominciato a raccontare, tramite una interprete di lingua rumena, tutti i maltrattamenti cui era stata sottoposta dal gruppo dei tre criminali che l’avevano convinta a venire in Italia, soprattutto a causa delle precarie condizioni economiche in cui versava la sua famiglia in Romania, essendo la stessa madre di 4 bambini.
    Grazie alla sinergia profusa tra la Polizia di Campobasso e quella di Foggia con capillari scambi di informazioni reciproci, le indagini portavano all’arresto della sedicente sorella che è stata reclusa presso la Casa Circondariale di Foggia a disposizione dell’A.G..donnapolizia
    Proseguono, intanto, le indagini presumendosi la sicura presenza di complici riconducibili alla sfera familiare dell’arrestata.

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