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  • Covid19, divieto di circolazione: gli apicoltori possono andare in apiario

    A seguito dei provvedimenti adottati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in particolare i Decreti dell’8 e del 9 Marzo 2020, con i quali si dispongono limitazioni alla movimentazione delle persone nell’ambito della originaria “Zona Rossa” (Lombardia e 14 Province limitrofe) ora estesa a “Zona di Protezione” (intero territorio nazionale), anche gli apicoltori che d’ora in avanti avranno la necessità di recarsi ripetutamente presso i propri apiari sono tenuti a rispettare le procedure previste dall’Autorità competente.

    «Più precisamente, – scrive in una nota Raffaele Cirone, presidente FAI Nazionale – anche in considerazione dei quesiti che stanno pervenendo in Sede FAI Nazionale già dalla giornata di ieri 9 Marzo 2020, a fronte delle ordinarie attività di allevamento che ci vedono impegnati nella conduzione degli Alveari all’uscita dall’inverno e alla contestuale e delicata fase di predisposizione degli Apiari alla stagione produttiva ormai imminente, desideriamo chiarire quanto segue: • gli spostamenti degli Apicoltori sul territorio nazionale sono da motivarsi in ordine a “comprovate esigenze lavorative“, “situazione di necessità” e “rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”;  tali motivazioni sono da documentare attraverso l’apposito modulo di autocertificazione predisposto dal Ministero dell’Interno, che potrà essere fornito al momento del controllo anche da parte dell’Operatore delle Forze dell’Ordine; l’interessato allo spostamento dovrà inoltre fornire una ulteriore autocertificazione comprovante il proprio stato di “Apicoltore”, accompagnata dal modulo di iscrizione alla BDA (Anagrafe Apistica Nazionale), con l’evidenza del proprio Codice Aziendale, delle postazioni in cui sono presenti gli alveari, dei propri dati personali;  è preferibile che l’Apicoltore predisponga tutta la documentazione per tempo, al fine di una più rapida procedura di verifica e controllo ai posti di blocco che dovesse incontrare durante i propri spostamenti;  con Nota DGSAF 5086 del 2 Marzo 2020  il Ministero della Salute chiarisce già che nelle zone in restrizione (ormai sull’intero territorio nazionale) non possano essere differite le attività produttive e zootecniche (accudimento e gestione degli animali presenti in impianti zootecnici e di ricovero)».

     

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