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  • Da Campochiaro a Venafro è area di crisi

    Da Campochiaro a Venafro è area di crisi: la giunta regionale ha deliberato il riconoscimento della complessa precarietà produttiva, economica e occupazionale del lungo asse territoriale su cui si snodano i comparti più rappresentativi dell’economia molisana. Il riconoscimento dello stato di crisi, dunque, per mettere in campo le migliori strategie innovative di intervento per il rilancio industriale.

    Un atto importante, urgente e necessario, che sarà presentato al Ministero dello sviluppo economico per l’approvazione finale in virtù della rilevanza nazionale che assumono le problematiche legate in particolare alla Gam spa con la filiera dell’agroalimentare (area matesina), al gruppo Ittierre e all’indotto dell’industria della moda, localizzati nel segmento Bojano-Isernia, e alle imprese operanti nel metalmeccanico-automotive ricadenti nel nucleo industriale Isernia-Venafro.

    “Nell’asse produttivo che corre da Campochiaro a Venafro, dove per anni abbiamo avuto il cuore pulsante della nostra economia, nonché dell’orgoglio del Made in Molise, per livelli occupazionali, fatturati, competenze e tradizione produttive – spiega il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura –, da tempo troviamo i segni di una situazione devastata derivante dalla contrazione delle disponibilità finanziarie e dalla difficoltà dell’accesso al credito degli ultimi anni”.

    “Alla vulnerabilità delle strutture produttive, maggiormente influenzate dalla congiuntura economica nazionale e internazionale – prosegue il governatore –, proviamo a rispondere ricorrendo a tutti gli strumenti a nostra disposizione, a cominciare dal riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa. Un passaggio, questo, presto al vaglio del Mef, che ci consentirà di lavorare a nuove strategie di rilancio per la ripresa che tutti ci auguriamo”.

    Pronta a trattare a livello centrale per l’ottenimento di tutti gli aiuti nazionali attivabili, “la Regione – assicura Paolo Frattura –, lavorerà per la definizione di un pacchetto di azioni specifiche anche di carattere innovativo, come l’agevolazione per gli investimenti innovativi, le sezioni dedicate del fondo di garanzia regionale, i fondi rotativi per la concessione dei prestiti, i sistemi di agevolazioni e bonus occupazionali, le iniziative per rafforzare l’internazionalizzazione delle imprese, i fondi di venture capital e i percorsi mirati di formazione e apprendistato”.

    Sarà proprio il presidente Frattura a coordinare le possibili strategie innovative di intervento nelle aree di crisi. “Abbiamo a disposizione – considera il governatore –, le grandi opportunità offerte dall’Europa come la programmazione 2014-2020. Con il riconoscimento dell’area di crisi ci prepariamo a dare le risposte attese dai lavorati, dalle imprese e dalle loro famiglie. La sofferenza produttiva che riconosciamo nei nuclei industriali ora individuati, sofferenza produttiva che tanta debolezza sociale ha comportato, la supereremo per garantire al nostro Molise un futuro che faccia viaggiare assieme la conservazione di un know how riconosciuto e di una sapienza artigianale ovunque apprezzata con l’innovazione che il mercato ci chiede”, conclude Paolo Frattura.

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