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  • Daniela Sabatino, la ragazza mundial contesa da Molise e Abruzzo

    AGNONE. Quando, dopo le cinque sberle rifilate a ritmo di reggae alla Giamaica, Daniela Sabatino, attaccante della nazionale azzurra ai mondiali di Francia, ha rivendicato la sua abruzzesità, ad Agnone ci saranno rimasti un po’ male. Proprio lei che 34 anni fa (festeggerà il compleanno il 26 di giugno, ndr) vide la luce al  ‘San Francesco Caracciolo’, dove oggi non si nasce più. 

    “Sono abruzzese di Castelguidone dove vivono i miei genitori” ha tenuto a rimarcare ai microfoni della Rai appena centrata la qualificazione agli ottavi di finali. Il Comune di quattrocento anime  in provincia di Chieti, al confine tra Molise e Abruzzo,  venerdì ha vissuto una giornata straordinaria anche grazie a don Alberto Conti, nativo di Capracotta.

    Infatti il don ha deciso di posticipare la processione di San Vito, protettore del paese, per consentire agli abitanti di seguire le gesta di Daniela davanti la tv. In un batter d’occhio la notizia, lanciata da  l’Eco de l’Alto Molise – Vastese, ha fatto il giro dei siti web ed è stata ripresa dalle testate nazionali facendo conoscere Castelguidone nel resto della Penisola. Insomma, abruzzese sì, ma di mezzo sangue altomolisana, insistono ad Agnone (patria putativa di un altro personaggio di spicco come il manager Vito Alfonso Gamberale, conteso tra i due centri).  Non per altro visto che la Sabatino oltre a riportare sulla carta d’identità il nome della capitale della campane, in passato ha indossato la casacca del Grifone. Come conferma a l’Eco, Emidio Zarlenga, ex allenatore della squadra femminile all’epoca presieduta da don Francesco Martino. Si parla dei primi anni 2000, quando l’attuale centravanti del Milan è impegnata in due tornei, memorial ‘Onofrio Zarlenga’ e mundialito di calcio a cinque in Sardegna, che vedono una giovanissima Sabatino farsi conoscere a suon di gol e giocate. “Già da allora si capiva che avrebbe fatto strada” sottolinea Zarlenga, oggi dipendete Enel a Pescara.

    Ancora intrecci Molise – Abruzzo portano la “leonessa del gol”,  che tanto si ispira a Pippo Inzaghi, ad indossare le maglie di Campobasso, Isernia e Bojano prima di spiccare il definitivo volo verso team più blasonati quali  Reggiana, Brescia e appunto il Milan. Di mezzo una parentesi in Svizzera con il Rapid Lugano. A conservare un bellissimo ricordo della Saba-nazionale una ex compagna di squadra ai tempi del Campobasso, guarda caso agnonese doc, attualmente infermiera al Caracciolo, Cristina Iaciancio. “Arrivò nel capoluogo che era piccolissima, ma nonostante la giovane età dimostrò di avere le idee chiare grazie soprattutto ad una buona tecnica e al classico fiuto del gol. Giocammo insieme in attacco per cinque mesi, poi rimasi incinta e dovetti abbandonare. Vederla al mondiale mi riempie di gioia e spero di cuore possa contribuire a far arrivare l’Italia più lontano possibile”.

    Intanto, la ragazza mundial continua ad essere la disputa principale delle due regioni un tempo unite. Ad ovviare al problema la provocatoria proposta di Enzo Delli Quadri, ex manager dell’Enea e Sergio Sammartino, docente al liceo di Campobasso e figlio del compianto senatore Dc, Remo, i quali da anni vorrebbero un referendum affinché Agnone torni con l’Abruzzo. Potrebbe essere questa la soluzione definitiva al dilemma. La prima ad essere felice sarebbe la Sabatino, per buona pace degli agnonesi.

    Non solo Sabatino – L’aria dei monti a cavallo tra alto Molise e alto Vastese deve far bene alle ragazze amanti del pallone. Perché se Daniela Sabatino rappresenta l’aspirazione massima del fenomeno, altre due giovani calciatrici sono pronte a raccogliere il suo testimone. Si tratta della 21enne agnonese Gloria Marinelli, già medaglia di bronzo al mondiale under 17 svolto nel 2017 in Costa Rica ed elemento di forza dell’Inter neo promossa in serie A, nonché Melissa Nozzi, 22 anni, di Castiglione Messer Marino del Bologna (serie C) e di cui si dice un gran bene.

     

     

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