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  • “Fare del Giardino di Flora Appenninica un laboratorio per la sostenibilità ambientale”

     

    CAPRACOTTA. Fine settimana di festa a Capracotta. Una festa speciale per un compleanno particolare. A compiere gli anni è infatti il Giardino della Flora Appenninica di Capracotta che celebra i suoi cinquantacinque anni. Un traguardo importante per quello che è divenuto un vero e proprio fiore all’occhiello per tutto il Molise sia per le sue peculiarità – si tratta di un orto botanico naturale che si trova a 1550 metri sul livello del amre ed è tra i più alti in quota in Italia – che per le attività che vi si svolgono – è un centro di conservazione, ricerca e formazione, atto a coadiuvare la programmazione e le azioni rivolte alla valorizzazione del territorio attraverso l’importante tematica della biodiversità. Tutto con un’attenzione particolare rivolta ai disabili: com’è noto qualche tempo fa è stato inaugurato un percorso sensoriale e tattile per gli ipovedenti.   L’orto botanico è gestito da un Consorzio formato dal Comune di Capracotta, dall’Università degli Studi del Molise e dalla Regione Molise. Le due giornate saranno un’occasione – oltre che di festa – di incontro tra istituzioni cittadine, amici del giardino, studenti ed esperti di biodiversità, flora e aree interne per rinnovare e rilanciare il valore culturale e sociale di un Giardino che, da lungo tempo, si propone come sede di ricerca e di diffusione delle conoscenze naturalistiche. Venerdì 25 ottobre, dopo i saluti istituzionali, previste le relazioni di Carlo Blasi (Fondazione per la Flora Italiana), Fabio Renzi (Segretario generale di Symbola), Lucina Caravaggi (urbanista e paesaggista, “Sapienza”, Università di Roma), Giampiero Ciaschetti (botanico, Parco della Majella), Aurelio Manzi (saggista), Paola Fortini, Carmen Giancola, Marco Marchetti, Stefania Scippa e Angela Stanisci (GFA – Università del Molise). Le tematiche affrontate sono di grande importanza: Conservazione e valorizzazione della Biodiversità ed i valori ambientali, naturali e sociali delle aree interne. A conclusione della giornata si terrà la tavola rotonda “Tra ricordi e nuove opportunità nelle missioni didattica e informativa”, e l’inaugurazione di un’opera commemorativa. Il 26 ottobre i festeggiamenti continueranno con l’iniziativa “Viaggiare a occhi chiusi nel Giardino” in collaborazione con l’Associazione Apri onlus – Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti -Molise. “In questi giorni che sono di festa – dice il sindaco Candido Paglione – voglio rimarcare l’impegno che il Comune ha profuso nel corso degli anni per arrivare a questi risultati. Abbiamo da sempre creduto in questo progetto, che negli anni è divenuto un vero gioiello, simbolo della conservazione della flora dell’Appennino e motivo di orgoglio per tutto il Molise, autentico tempio della biodiversità vegetale. Si sa che le cose non accadono mai per caso e se oggi possiamo festeggiare questo importante traguardo  è grazie all’impegno di molte persone e dei rappresentanti delle istituzioni – in primis l’Università del Molise e la Regione – che nel tempo hanno creduto nel progetto, avendo sempre il Comune al loro fianco. Naturalmente, come è nostro costume, non ci sediamo sugli allori: vogliamo guardare avanti, con l’obiettivo di realizzare un laboratorio per la sostenibilità ambientale che servirà a dare evidenze scientifiche alle ben note qualità del nostro ambiente. Naturalmente, senza mai dimenticare la sua vocazione e l’altro grande tema che accompagna l’attività del Giardino: l’attenzione al tema dell’accessibilità ai più deboli e ai diversamente abili”.

     

     

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