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  • D’Ettorre candidato sindaco,
    il veto del Pd

    TORREBRUNA – Entra nel vivo la fase pre-elettorale a Torrebruna, in vista del rinnovo dell’amministrazione comunale. E il Pd locale pone il veto sulla candidatura alle primarie, per la scelta del candidato sindaco, di Luigi D’Ettorre, esponente della locale associazione culturale Cat.

    In un comunicato, il diretto interessato spiega:

    Eravamo quasi riusciti, noi del CAT, a spingere il gruppo di centro-sinistra che amministra ormai da 15 anni Torrebruna, ad accettare le primarie con il sottoscritto candidato Sindaco per il CAT e un esponente del Pd locale e/o chiunque altro di buona volontà. Le avevamo proposte per due ragioni fondamentali: 1)cercare un effettivo rinnovamento di un gruppo che appare logoro e bloccato ed è sempre più criticato dalla popolazione e finanche da chi ne ha fatto parte finora; 2)”salvare” il gruppo di centro-sinistra di cui facciamo parte da 10 anni.

    Due consiliature che hanno visto il nostro collettivo in prima linea, avendo avuto tra l’altro due assessori (uno per consiliatura).
    Ma il Pd di Torrebruna ha rifiutato la nostra proposta assumendosi la responsabilità di rompere un patto politico-amministrativo consolidato e mettendo in evidenza un atteggiamento conservatore a livello locale, quantomeno schizofrenico se paragonato alla “rottamazione” che vanno propagandando a livello nazionale (renziani intransigenti).

    Comunque non c’è amarezza personale in queste considerazioni, anzi! Come ho ripetuto più volte le cose importanti della vita sono ben altre e soprattutto potrò dedicarmi esclusivamente ai miei progetti personali e soprattutto al Dottorato di ricerca, l’unica cosa che conta per me attualmente a livello professionale e formativo. La mia piuttosto è un’amarezza politica, in quanto avremmo dato un segno di rinnovamento nella continuità alle comunità di Torrebruna e Guardiabruna. Nuove idee e energie coniugate a tutto quel patrimonio di esperienza e competenze accumulato in tanti anni. Invece il Pd ha mostrato arroganza e cecità politica perché da gruppo di maggioranza del centro-sinistra avrebbe potuto favorire e accompagnare il ricambio ai vertici dell’amministrazione o comunque accettare di “sfidarci” con un loro candidato alle primarie, il che avrebbe permesso di dare un bel segnale di democraticità, pluralismo e apertura e avrebbe tenuto dentro il CAT in un accordo che non si sarebbe più potuto violare. Invece con questo ripiegamento conservatore e avido ha segnato l’uscita del CAT dal gruppo di centro-sinistra...il massimo sforzo per raggiungere il risultato peggiore.
    Quindi, per quanto mi riguarda, non sarò il candidato Sindaco di una qualsivoglia lista. Adesso come CAT vedremo cosa fare, una cosa è certa: ci saremo sempre…con o senza rappresentanti in Consiglio.

    * Foto di repertorio

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