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  • Dissesto idrogeologico, Federico: “Sette miliardi e meno burocrazia per i piccoli Comuni”

    In Italia quasi l’80 per cento del territorio è a rischio idrogeologico, mentre in Molise la percentuale sale addirittura al 100 per cento. Per questo restano fondamentali le norme di tutela contenute nella legge Semplificazioni che prevede risorse certe, meno burocrazia e interventi rapidi nelle zone più colpite.


    “La ‘Semplificazioni’ va incontro ai piccoli Comuni che non riescono a realizzare progetti cantierabili per la tutela del territorio, magari per carenza di personale o magari per carenza di fondi – afferma Antonio Federico, deputato molisano del M5s – Con la nuova legge, infatti, diamo la possibilità agli Enti di anticipare fondi di cassa per avere liquidità e accorciamo i tempi per gli appalti. Inoltre, con delibera Cipe, abbiamo permesso ai Comuni che non riescono ad affrontare questa mole di lavoro, di avvalersi di società in house del Ministero, come Sogesid e Invitalia, anche per le progettazioni esecutive”. Federico parla della disponibilità economica che oggi hanno i Comuni: “Al momento, per gli interventi contro il dissesto sono disponibili oltre 7 miliardi di euro, ma come detto l’importanza della legge va oltre. Un esempio. Finora il procedimento per modificare la perimetrazione delle aree a pericolosità e rischio, individuate nell’ambito del Piano di Assetto idrogeologico, prevedeva ben cinque passaggi che ora sono ridotti a due. Vuol dire realizzare tanti lavori in soli sei mesi e non più negli oltre tre anni di attesa a cui sono stati costretti cittadini e amministratori in troppi casi”. Infine Federico fa una considerazione in merito ad un altro fenomeno, quale lo spopolamento che va di pari passo con il dissesto idrogeologico. “Il contrasto al dissesto idrogeologico non vuol dire solo difesa del territorio, ma significa lotta allo spopolamento, all’isolamento, insomma vuol dire tutela delle aree interne e della loro economia. È semplicemente una battaglia di civiltà”.

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