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  • “Donare gli organi è vita”, l’Aido Agnone sensibilizza gli studenti al tema

    AGNONE. Sensibilizzare i giovani alla donazione degli organi. E’ stato il tema promosso dai volontari della sezione Aido di Agnone che, nell’aula magna dell’Itis ‘Leonida Marinelli’, hanno incontrato gli studenti delle quinte classi dei tre istituti superiori. Dopo i saluti della presidentessa Riccarda Sabelli, a relazionare sull’opportunità di compire un gesto che salva altre vite umane, Rita Viscovo, presidente dell’Aido provinciale e consigliere nazionale e la dottoressa Paola Iuorio, anestesista – rianimatore all’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia. Comprendiamo che non  è facile accettare l’idea che il nostro corpo o dei nostri familiari possa essere privato di alcuni organi – ha detto la Viscovo ai ragazzi – ma importante è avere la certezza che questo possa avvenire  solo al momento della morte. Sappiamo anche che quando si sente parlare di  donazione di organi si associa solo l’idea della morte,  ma lo spirito con il quale  vi parliamo di questo argomento è ben diverso – ha poi aggiunto -. Non vogliamo pensare alla morte, anche perché se arriva non possiamo farci nulla, al contrario vogliamo parlarvi di vita, della vita che può continuare solo con la donazione di organi. Sappiamo pure che la morte di una persona cara è sempre un momento di profonda sofferenza per i familiari, al tempo stesso siamo consapevoli che donare i suoi organi è l’unico modo per dare più valore a quella che è stata la sua esistenza. Tutti abbiamo il diritto di  poter decidere consapevolmente e serenamente se dichiarare la volontà a donare gli organi quando non ci serviranno più . E’ lecito avere dubbi e timori – ha concluso la consigliera nazionale – ma solo parlandone riusciremo a scioglierli e ad  avere una conoscenza chiara”. Nella sua relazione la Viscovo ha evidenziato come in Italia ci sono circa 9mila persone in attesa di trapianto e le persone decedute che hanno donato gli organi nel 2018 sono state meno di  1.500.  “La causa delle poche donazioni – ha ricordato Viscovo – è soprattutto il timore che le persone hanno riguardo all’idea che gli organi vengano prelevati quando si è ancora in vita. Molto spesso anche i media traggono in errore perché mirano allo scoop giornalistico e danno notizie false influenzando persone che già hanno i loro pregiudizi. Frasi tipo: si è svegliata dal coma ed era pronta per il prelievo. Non è assolutamente così”. Ad entrare nel merito e disquisire sull’aspetto “Dalla morte cerebrale alla donazione” ci ha pensato la dottoressa Iuorio che con semplicità e chiarezza ha dissipato i dubbi esposti dagli studenti. Significante e molto toccante, la testimonianza dell’imprenditore Franco Mastrostefano che nove anni fa a Milano ha subito un trapianto di midollo osseo il quale oggi gli consente di condurre una vita regolare. “Grazie alla generosità di un ventisettenne bresciano, sono rinato per la seconda volta  – ha evidenziato nel suo intervento -. Donare è un gesto di amore che se possibile va fatto senza alcuna remora o preconcetto”. Parole che non hanno bisogno di commenti, ma da mettere solo in pratica aderendo ad associazioni quali Aido e Admo.

     

     

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