• News
  • Le donne “incazzate” del Movimento 5 Stelle

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Le quote rosa nei fatti. Altri partiti ne parlano, il Movimento 5 Stelle è andato già oltre, schierando un’agguerrita pattuglia di candidate. Alle regionali, alle europee e addirittura alla carica di governatore dell’Abruzzo.

    E’ la semplice constatazione che è balzata agli occhi di chi ha preso parte all’incontro elettorale del M5S ieri sera a Castiglione Messer Marino.

    Oltre alla candidata governatrice Sara Marcozzi, che dovrà vedersela con il governatore uscente, l’indagato Gianni Chiodi e con l’imputato del Pd, Luciano D’Alfonso, c’era la candidata alla carica di consigliere regionale Rema De Camillis di Cupello e le due candidate al Parlamento europeo Daniela Aiuto di Vasto e Melania Pomante.

    Non si tratta di politici di professione, è parso subito evidente sentendole parlare, ma di persone normali, cittadine che, stanche dei soliti politicanti, si sono messe in gioco per entrare nelle istituzioni e rompere le uova nel paniere alla casta di destra e di sinistra.

    «Siamo persone normali, semplici cittadini. – ha spiegato Daniela Aiuto – Persone che, una volta elette, si prenderanno la briga di leggere gli atti e le leggi, di controllare tutto, di verificare ogni cosa a differenza di chi fino ad oggi ha solo alzato la mano per votare contro gli interessi degli italiani. Vogliamo andare in Europa per strappare i trattati capestro che affamano l’Italia, per liberare le risorse che oggi finiscono nelle banche per restituirle ai cittadini».

    Sulla stessa lunghezza d’onda la candidata Melania Pomante, che da anni vive e lavora all’estero. «Andare in Europa per fare finalmente gli interessi dei cittadini e non quelli delle banche e dell’alta finanza».

    E in Regione Abruzzo la battaglia è identica: lotta ai privilegi della casta, taglio dei costi della politica per reperire i fondi necessari per la viabilità, per la sanità, per i servizi al cittadino.

    «Basta, non date più fiducia a chi ha già dimostrato di non meritarla. – ha spiegato la candidata De Camillis – Date un voto per voi stessi, per i cittadini. Mandate in Regione cittadini come voi, non politici di professione che non hanno mai lavorato ma sempre campato di politica».

    Donne “incazzate”, determinate, madri di famiglia, semplici cittadine che saranno, all’interno delle istituzioni, portavoce delle esigenze della “gente comune”. Populismo tipico dei 5 stelle? Dall’altra parte c’è la casta. La scelta mi pare obbligata.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    I commenti sono stati chiusi.