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  • Emergenza cinghiali, Pietro Fiocchi: «Modificare subito la legge 157»

    «Incidenti stradali, con morti e feriti, danni alle produzioni agricole, danni agli ecosistemi boschivi, propagazione di malattie come la peste suina.
    Questi sono solo alcuni dei problemi causati dalla propagazione incontrollata dei cinghiali, specie che in Italia ha abbondantemente superato il milione di unità. Servono quindi misure efficaci per l’abbattimento dei cinghiali la cui carne, dopo le opportune verifiche igienico-sanitarie, potrebbe essere destinata al consumo privato ecosostenibile o ad Enti che operano nel Sociale. In tutela degli agricoltori e dell’incolumità di tutti, è necessaria al più presto una modifica della legge 157/92 che prenda atto della situazione attuale e detti giuste modalità di risoluzione al problema. Se anche tu la pensi così condividi e segnalami eventuali situazioni particolarmente problematiche nella tua zona».

    Sono le parole di Pietro Fiocchi, della storica azienda che produce munizioni, candidato in Europa «per poter difendere il mondo produttivo, la passione venatoria, l’ambiente, il made in Italy e le famiglie italiane». 

    «Sono fermamente convinto che l’arte venatoria, oltre a essere una risorsa per il paese e a generare migliaia di posti di lavoro (più di 1% del PIL italiano gira attorno alla caccia), promuova valori fondamentali quali l’amicizia, il rispetto, la cura per l’ambiente e i suoi sempre più fragili equilibri e, ultimo ma non per importanza, il gusto per la buona tavola nostrana e le tradizioni rurali, principi in cui credo fortemente» spiega il candidato alle elezioni europee sulla sua pagina elettorale.

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