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  • Fiamme in Abruzzo, la Regione chiede mezzi e risorse al Governo centrale

    ANSA – In Abruzzo è emergenza incendi. “Ci sono fronti aperti in ogni provincia e la macchina regionale e della protezione civile è mobilitata, il presidente Marsilio è a Pescara, dove ci sono le preoccupazioni maggiori, e dove sta partecipando ad una riunione in prefettura con i sindaci dei territori coinvolti”.

    Così il capo segreteria della presidenza della Giunta abruzzese, Massimo Verrecchia. «La Regione ha chiesto mezzi e risorse a Roma».

    Scene drammatiche a Pescara per un incendio che sta devastando la zona sud della città e in particolar modo la Pineta Dannunziana e i colli vicini con tre punti di innesco differenti. Le fiamme hanno raggiunto le abitazioni e si è verificato il fuggi fuggi dalle spiagge: le scintille spinte dal vento hanno fatto incendiare le palme degli stabilimenti balneari. Un disastro di proporzioni inimmaginabili. Sta bruciando anche la Riserva Dannunziana di Pescara. “Abbiamo dovuto evacuare diverse abitazioni e anche stabilimenti balneari. Il principale avversario è il vento caldo. Con l’elicottero dei vigili del fuoco si sta cercando di limitare i danni”. Queste le parole all’ANSA del sindaco di Pescara Carlo Masci. Le fiamme si sono spostate verso la collina di San Silvestro e Colle Breccia. La situazione, dicono alla Protezione civile, è “tutt’altro che sotto controllo”. 

    Cinque, al momento, le persone trasportate in ospedale. Tra queste una bambina e due suore che risiedono in una struttura che si trova nell’area interessata dal rogo. Avrebbero tutte riportato un’intossicazione dopo aver inalato fumo, ma le loro condizioni non sarebbero gravi. 

    La Procura di Pescara ha già aperto un fascicolo sul gravissimo incendio. Due anni fa un altro grave incencdio devastò Colle Renazzo, non molto distante. 

    Fiamme anche sulla Costa dei Trabocchi – L’inferno di fuoco sulla Costa dei Trabocchi e in Val di Sangro ha portato la società autostrade a chiudere nel pomeriggio di oggi le uscite dei caselli dell’area industriale Val Di Sangro e Lanciano. Difatti, anche la statale SS 635 Val di Sangro è avvolta dalle fiamme e i roghi rischiano pericolosamente di avvinarsi a diverse fabbriche, tra queste la multinazionale francese Trigano Van, leader europeo dei camper che monta sui furgoni Sevel. Diversi dipendenti delle aziende locali sono giunti per dare man forte alle attività di spegnimento degli incendi in corso, che rischia di attaccare anche un distributore di carburanti lungo la stessa SS 635, in territorio di Fossacesia (Chieti). In conseguenza della grave situazione sono a rischio per questa sera anche le corse dei bus degli operai che devono raggiunge la Sevel di Atessa(Chieti).

    Incendi anche nel Teramano – Proseguono senza sosta anche le operazioni per spegnere i diversi incendi sul territorio teramano. A preoccupare maggiormente, al momento, è la situazione che si registra ad Altavilla, nel Comune di Montorio, dove una squadra del comando dei vigili del fuoco dell’Aquila sta intervenendo per un incendio di bosco e sterpaglie e dove si è reso necessario evacuare la popolazione, costituita da circa 60 persone. Mentre le squadre del comando di Teramo sono impegnate in numerosi interventi a Sant’Omero, nelle frazioni di Sardinara e Villa Ripa di Teramo e sulla Bonifica del Salinello nel comune di Sant’Omero, dove sta operando anche una squadra di vigili del fuoco del comando di Ascoli Piceno. Sempre i vigili del fuoco sono riusciti a evitare il peggio a Fontanelle di Atri, dove le fiamme hanno interessato una zona compresa tra il campo sportivo e la frazione atriana e dove l’azione di spegnimento dell’incendio è risultata particolarmente difficile in quanto le fiamme si sono pericolosamente avvicinato al centro abitato. Solo l’opera del personale operativo, con la collaborazione offerta da alcuni agricoltori che hanno creato dei solchi sul terreno per arginare l’incendio, ha fatto sì che le abitazioni non fossero raggiunte dalle fiamme. Impegnativo anche l’incendio di sterpaglie che i vigili del fuoco hanno dovuto affrontare a Mosciano Sant’Angelo, dove le fiamme hanno minacciato alcuni fabbricati e la linea ferroviaria Teramo-Giulianova. Inoltre fin da questa mattina sono proseguite le operazioni di spegnimento dell’incendio di sterpaglie a Piancarani di Campli, dove sono state impegnate una squadra di vigili del fuoco e diverse squadre di volontari Aib. A Valle Castellana, invece, è stato inviato un Dos (Direttore delle operazioni di spegnimento) per coordinare l’intervento di un Canadair ed una squadra di volontari Aib per lo spegnimento di un bosco di castagno e faggio.

    Sugli incendi in Abruzzo, dove è scattata la emergenza, c’è il sospetto, forte, che ci sia la matrice dolosa: le forze dell’ordine stanno già indagando in questo senso dopo essere stati interessati da coloro che sono impegnati nel contrasto, in particolare vigili del fuoco e protezione civile. In particolare, secondo quanto si è appreso da fonti regionali, nell’incendio che si è sviluppato a Casalbordino (Chieti) è emerso che le fiamme si propagano ogni 700-800 metri, un segno che potrebbe essere la mano di un piromane ad aver preparato gli innesti. Su questo fatti, in particolare, stanno indagando i carabinieri.

    L’emergenza in Italia – E in tutta Italia è ancora una giornata di forte impegno per gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile, impegnati senza sosta dalle prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi boschivi per cui si è reso indispensabile il supporto aereo alle operazioni svolte dalle squadre a terra. Secondo i dati disponibili alle ore 18.00, sono 43 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento, di cui 10 dalla Sicilia, 8 dalla Calabria, 7 dal Lazio, 5 dall’Abruzzo, 5 dalla Puglia, 3 dalla Basilicata, 2 dal Molise e uno ciascuno da Campania, Marche e Sardegna. Il lavoro svolto dai piloti dei mezzi ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 13 roghi. Al momento, nonostante l’impiego di tutta la flotta, sono 3 i roghi ai quali non è stato possibile assegnare mezzi aerei e su cui le operazioni procedono solo via terra. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza.

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