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  • Firenze, nuovi rintocchi per la campana della Compagnia di San Martino

    AGNONE – Torna a rintoccare la campana sul campanile a vela del cimitero della Compagnia di San Martino di Firenze. L’iniziativa è stata dell’ortopedico agnonese Antonio Carosella che ha commosso e non poco don Umberto Cavini, amministratorere parrocchiale di san Martino a Strada e assistente religioso dell’Ospedale S. Maria Annunziata di Bagno a Ripoli (Firenze) dove opera anche il medico di Agnone.

    “Don Umberto Cavini, cappellano del mio ospedale – sottolinea il dott. Carosella – ha voluto che recapitassi alla fonderia Marinelli un sentito ringraziamento del lavoro svolto senza richiesta di alcuna remunerazione. Grande generosità dei maestri della Fonderia che dà lustro al nostro paese”.

    “Con grande gioia – fa eco don Umberto Cavini – ho ricevuto dalle mani del dott. Antonio Carosella la campana che troneggiava sul campanile a vela del cimitero della Compagnia di San Martino. La campana era priva del suo batacchio ed era inutilizzata da tempo. Questa piccola campana ha scandito momenti grandi, spesso faticosi e difficili, della storia di un popolo e di un territorio. Ora, grazie al prezioso intervento dei Marinelli, tornerà a far sentire la sua voce. L’umanità che ha sentito accompagnare dal suono di quella campana la celebrazione della propria fede cristiana si consegna a noi perché seguiamo nel nostro tempo la strada che loro, i nostri padri, ci hanno indicato. Quell’umanità Vi ringrazia e noi possiamo solo dirvi che, ogni volta che la campana suonerà ancora, insieme al suo suono salirà al cielo anche una preghiera di ringraziamento per la Vostra opera. E’ il lavoro di tutti che permette ad ognuno di esprimere compiutamente la propria vocazione e, in un mondo che sembra aver perduto il senso della solidarietà, è importante per noi – cristiani della parrocchia di san Martino – essere grati a Voi che ci permettete di legarci ancora saldamente alla nostra storia, alla storia della nostra terra. Una storia che è fatta della fatica, del sudore e delle preghiere di migliaia di esseri umani che ci hanno preceduto e preparato il cammino così come noi ci accingiamo a farlo per i nostri figli. Un nuovo grazie –conclude il sacerdote – che voglio estendere anche al dott. Antonio Carosella, medico ortopedico che lavora nell’ospedale dove presto servizio, che con il suo interessamento ha reso possibile quest’operazione”.  E non c’è cosa più bella, soprattutto a Natale, sentire il rintocco di una campana.

    Vi.La. 

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