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  • Fondi tv private, Asm: “Colpo di mano a danno delle piccole regioni”

    CAMPOBASSO – La maggioranza Lega-M5s ha trasformato in legge il regolamento per l’assegnazione dei fondi alla Tv locali. Questo significa che, sul contenzioso aperto da alcune emittenti, dovrà pronunciarsi la Corte Costituzionale e non più il Tar del Lazio. In sostanza, l’alleanza trasversale in Parlamento, oggi capeggiata dalla Lega, dal Pd nel precedente governo, ha deciso che le imprese televisive delle regioni meno popolose devono essere penalizzate per legge. Un mese fa, abbiamo esposto la materia nel corso di un incontro con i rappresentanti molisani in Parlamento e, nel contempo, sollecitato i presidenti della giunta e del consiglio (in allegato la lettera) per ottenere una posizione netta della Conferenza delle Regioni nei confronti dello Stato. Fallito l’intervento sul “Milleproroghe” degli eletti del M5s, restano due strade da percorrere per stoppare quello che è un colpo di mano ai danni della concorrenza, del pluralismo informativo e delle aree più deboli: l’impugnativa giudiziaria delle Tv anche davanti alla Suprema Corte; la pressione del Molise sulla Conferenza delle Regioni e, quindi, nei confronti del Governo, per ripristinare il criterio di ripartizione a livello regionale inserendo un comma nella Manovra.

    L’Associazione della stampa del Molise – sottolinea il presidente Giuseppe Di Pietro – rimarca i danni, non solo economici e occupazionali, ma anche sociali derivanti dall’esclusione delle nostre emittenti dal riparto nazionale. Un vulnus insanabile per la democrazia, perpetrato con la sottrazione di fondi vitali alle ‘voci’ del territorio, attraverso criteri iniqui e inaccettabili. Contro quello che è, nei fatti, un sopruso, un atteggiamento prevaricatore e arrogante – concludono dal sindacato –  noi saremo con ogni mezzo al fianco dei colleghi che lavorano nell’emittenza locale, già colpiti duramente dalle crisi del settore.

     

     

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