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  • Fucile in casa e mai denunciato, scatta il sequestro

    E’ di sette persone denunciate all’Autorità Giudiziaria, il sequestro di un fucile e di un veicolo, il bilancio di alcune attività condotte dai Carabinieri in vari territori della provincia di Isernia.

    A Venafro, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno denunciato un 60enne, originario di Mondragone, in provincia di Caserta, per omessa denuncia di armi. L’uomo è stato trovato in possesso di un fucile Beretta calibro 12, la cui detenzione presso l’attuale luogo di residenza non era mai stata denunciata alle competenti autorità di pubblica sicurezza. L’arma è finita sotto sequestro.

    Sempre a Venafro, è stato denunciato un 30enne originario di San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, il quale è stato sorpreso alla guida della propria autovettura completamente ubriaco, mettendo così in grave pericolo la sicurezza stradale. A seguito degli accertamenti esperiti mediante l’apparato etilometro in dotazione alle unità di pronto intervento dell’Arma, il tasso alcolemico è risultato di ben tre volte superiore al limite massimo previsto dall’attuale normativa. Nei suoi confronti è scattato anche il sequestro del veicolo e il ritiro della patente di guida.

    Inoltre, tra Isernia, Macchiagodena, Montaquila e Sessano del Molise, i reparti dell’Arma territorialmente competenti e i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Isernia, nell’ambito di un’attività finalizzata a salvaguardare la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno passato al setaccio alcuni cantieri edili e alcune attività commerciali, riscontrando numerose violazioni, tra le quali la mancata presenza di adeguate impalcature o ponteggi, la mancata presenza di idonee protezioni atte ad evitare la caduta dei lavoratori, la presenza di materiali vari posizionati in maniera disordinata in modo da intralciare il passaggio con grave pericolo per i lavoratori, la mancata presenza di idonei dispositivi di protezione individuale e la non corretta o mancata redazione di tutta la documentazione prevista dal piano operativo di sicurezza del cantiere, nonché la mancanza delle prescritte autorizzazioni della direzione territoriale del lavoro. Denunce in stato di libertà sono scattate nei confronti di cinque persone, responsabili delle predette attività imprenditoriali, si tratta di un 50enne di Frosolone, un 40enne di Macchiagodena, un 45enne di Montaquila, un 35enne e un 30enne, entrambi di Isernia.

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