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  • Gioco d’azzardo ad Agnone, giro di vite del Comune contro le macchinette mangiasoldi

    AGNONE – E’ stato convocato per mercoledì 28 novembre, alle ore 17,30 in prima convocazione, il consiglio comunale di Agnone. Tra i punti all’ordine del giorno il regolamento per la sosta dei veicoli a servizio delle persone invalide e l’approvazione del regolamento per l’esercizio del gioco lecito.

    In merito ai giochi, le slot machines attivate nei vari bar e locali di intrattenimento della città, è il sindaco Lorenzo Marcovecchio a spiegare i contenuti del nuovo regolamento. 
    «Si tratta di un passaggio obbligato per poter giungere, gradualmente, allo spegnimento delle slot machines in determinati orari considerati sensibili. – precisa il primo cittadino – Il regolamento è già stato approvato in commissione all’unanimità, segno che tutta l’amministrazione è concorde in questa direzione. Manca ora il passaggio in aula in seduta di Consiglio comunale, poi mi sarà possibile emettere una ordinanza che, in maniera soft e graduale, andrà a limitare l’utilizzo dei giochi d’azzardo. Sono tutti passaggi necessari per evitare di incorrere in ricorsi come è accaduto recentemente ad esempio al Comune di Campobasso».
    Limitazioni in vista, dunque, per i giochi d’azzardo ad Agnone. Una iniziativa che già le passate amministrazioni avevano tentato di portare avanti, chiedendo però la collaborazione volontaria degli esercenti di bar, pub e ristoranti che hanno installato quelle macchinette mangiasoldi. La risposta non fu delle più entusiastiche perché intuibilmente la presenza di slot machines rappresenta una considerevole fonte di introito mensile per il gestori dei locali, una sorta di stipendio fisso extra rispetto alle normali consumazioni dei clienti. Ora l’amministrazione Marcovecchio fa un passo avanti, accantonando il meccanismo dell’adesione volontaria, emanando invece un regolamento che impone in qualche modo alcune importanti limitazioni al gioco d’azzardo in città.
    «Il nostro obiettivo è, almeno nell’immediato, tentare di limitare l’uso delle apparecchiature per i giochi on line nelle ore considerate sensibili, cioè ad esempio all’uscita e all’entrata dalle scuole, proprio per tutelare i più giovani giocatori o addirittura i minorenni. – aggiunge in chiusura Lorenzo Marcovecchio – Poi, gradualmente, estenderemo queste limitazioni».
    Francesco Bottone
    * foto in apertura di Vittorio Labanca

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