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  • Gioco d’azzardo, Liberatore: «Si confonde giocato con spesa, Castiglione è un comune virtuoso»

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Riceviamo da Bernardo Liberatore di Castiglione Messer Marino e pubblichiamo la seguente precisazione in merito ai dati circa la diffusione del gioco d’azzardo:
    Lavoro nel settore del gioco legale (canale online prevalentemente) da quasi 10 anni. Da quasi 3 anni lavoro per una delle più grandi multinazionali del settore e mi occupo di uno dei brand italiani del gruppo. Fatte le doverose premesse scrivo (a nome mio e non della società per la quale lavoro che comunica tramite l’ufficio stampa, nda) per rispondere alle gravi inesattezze presenti in una serie di articoli pubblicati sull’Eco Online dopo la diffusione da parte di AAMS dei dati del gioco legale in Italia relativi al 2016.
    Mi riferisco in particolare a questi due articoli:

    http://www.ecoaltomolise.net/allarme-slot-machines-montazzoli-gioca-piu-castiglione/
    http://www.ecoaltomolise.net/slot-giochi-agnone-brucia-piu-due-milioni-euro-allanno-castiglione-mezzo-milione/

    che poi hanno portato ai seguenti articoli contenti una serie di dichiarazioni allarmanti:

    http://www.ecoaltomolise.net/mezzo-milione-buttato-nelle-slot-castiglione-sciartilli-dato-allarmante-va-fatta-sensibilizzazione/
    http://www.ecoaltomolise.net/gioco-dazzardo-lappello-caritas-ai-sindaci-bruciati-15milioni-euro-mettete-al-bando-le-slot/

    L’errore gravissimo commesso dall’Eco nei primi due articoli è stato quello di confondere il giocato con la spesa. Questo errore ha portato alla diffusione di dati totalmente falsi e sballati.
    Nel caso di Castiglione Messer Marino infatti la spesa effettiva dei giocatori di AWP è stata di 155.825 € e non di 548.680 €!

    L’Eco in tutti i suoi articoli ha infatti commesso un doppio errore di una gravità assoluta nel parlare di “spesa”:

    1)  ha fornito dei dati parziali ovvero solo quelli del giocato non sottraendo ad esso le vincite restituite dagli apparecchi di gioco che sono fissate dalla normativa*. Secondo i dati pubblica dall’espresso le AWP (i soli apparecchi presenti a Castiglione) la percentuale restituita ai giocatori è stata del 71.6% nel 2016 (per legge non deve essere inferiore al 70%).

    2) ha confuso il giocato con la spesa

    Con una corretta interpretazione dei dati infatti i numeri che vengono fuori sono diversissimi ovvero:

           –      Totale giocato nelle AWP: 548.680 €
    –       Totale restituito sotto forma di vincite: 392,855 € ovvero il 71.6% del totale giocato
    –       Totale Speso: 155.825 €Per arrivare a questo numero bastava semplicemente informarsi prima di riportare le cifre parziali e/o leggere tutti i dati pubblicati dall’Espresso e nella sezione  “Analisi dei dati sul totale dei comuni” dove a fine pagina sono state pubblicate le seguenti tabelle che illustrano la catena del valore del mercato: questo dall’Eco evidentemente non è stato fatto. Sono stati pubblicati dati totalmente errati che hanno portato ad un infondato allarmismo.Allarmismo ancora più assurdo se si fosse messo in evidenza  anche di un altro dato riportato da L’Espresso. Nella pagina relativa ai dati dei singoli comuni infatti è stato pubblicato anche un indice di virtuosità che incrocia le variabile prese in esame.

    Da questo indice viene fuori che Castiglione M. M. è un comune molto virtuoso, dove in una scala da 1 a 5 e dove 5 è il punteggio migliore ed indica una bassa diffusione di slot e con poche giocate, totalizza 4.
    Tralasciando ogni ulteriore polemica relativa alla connotazione data al gioco nei vari articoli che è lontanissima dai canoni di imparzialità che dovrebbero appartenere al giornalismo, aggiungo che è sconfortante constatare che nel trattare il gioco legale vengano commessi quasi sempre gli stessi errori, che si diffondano notizie false creando allarmi sociali infondati.
    Il mio augurio è che in futuro il tema del gioco venga trattato con correttezza ed imparzialità e che vengano messi in luce anche i risultati ottenuti nella lotta al gioco illegale che hanno portato nelle casse dello Stato risorse destinate alla criminalità organizzata oltre a tutti gli sforzi fatti per promuovere il gioco responsabile.
    Infine mi auguro che si parli anche dell’eccellenza italiana in questo settore che ha portato la nostra nazione ad essere la prima al mondo a dotarsi di una regolamentazione nel gioco online presa ancora adesso modello dalle altre nazioni.Sono proprio curioso di vedere se l’Eco provvederà a correggere i propri errori, se pubblicherà questa mail o altro.
    Preciso ancora che quanto contenuto in questa mail riflette solo il mio pensiero e non rappresenta in alcun modo quello della compagnia e/o degli azionisti GVC Holdings per la quale lavoro.*Per effetto dell’entrata in vigore della L. 208 del 28 dicembre 2015, la percentuale minima di restituzione in vincite della raccolta tramite apparecchi da intrattenimento (ex art. 110 comma 6 lett. a) del TULPS,  è fissata  in misura non inferiore al 70 per cento delle somme giocate sull’apparecchio all’interno di un ciclo complessivo di non più di 140.000 partite.

    Bernardo Liberatore
    Head of Operations – Gioco Digitale

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