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  • Guardia medica: tradimento del Pd e Venosini abbandona la fascia tricolore

    L’AQUILA – Bocciata la risoluzione che avrebbe potuto salvare la guardia medica di Celenza sul Trigno e il sindaco, Andrea Venosini, in segno di protesta, abbandona la propria fascia tricolore all’interno del Consiglio regionale (foto qui accanto, ndr)

    La risoluzione presentata dal M5S, sulla “Continuità assistenziale delle Aziende Sanitarie Locali della Regione Abruzzo”, primo firmatario il consigliere regionale vastese Pietro Smargiassi, è stata bocciata nella seduta di oggi del Consiglio regionale (30 presenti, 16 contrari, 14 favorevoli). La disciplina di partito interna al Pd ha prevalso sulla logica e sul buonsenso.

    con i celenzani

    Solo ieri sera il governatore Luciano D’Alfonso era stato a Celenza sul Trigno e aveva rassicurato i cittadini e lo stesso sindaco Venosini che avrebbe fatto il possibile, insieme alla sua maggioranza, per trovare una soluzione condivisa. A distanza di poche ore si è consumato il suo tradimento: la risoluzione sul taglio alle guardie mediche è stata affossata proprio con il voto contrario dello stesso governatore D’Alfonso e di altri consiglieri regionali del Pd che addirittura figuravano tra i sottoscrittori o comunque avevano dato la disponibilità a firmare la mozione trasversale.

    «La risoluzione – spiega il consigliere regionale del M5S, Pietro Smargiassi (nella foto accanto, ndr)– con smargiassiera diretta a sollecitare l’intervento della Regione Abruzzo per evitare la sospensione dell’attività di guardie mediche nell’aquilano e nel Chietino, fra cui Campo di Giove e Celenza sul Trigno. Esprimo profonda delusione – aggiunge il consigliere regionale del M5S – di fronte alla maggioranza che boccia una risoluzione che intendeva proteggere la salute e le vite di chi si troverà ora senza una guardia medica operativa nelle vicinanze. Ora il Presidente D’Alfonso e la sua maggioranza – conclude Smargiassi – si assumano la responsabilità politica e di coscienza sulla salute dei cittadini abruzzesi dell’Aquilano e dell’Alto Vastese».

    E raggiunto telefonicamente a L’Aquila, a conclusione dei lavori del Consiglio regionale, il sindaco Venosini commenta a caldo il suo gesto eclatante: «Sono insieme ai miei cittadini qui a L’Aquila per dimostrare ancora una volta a chi governa la Regione che noi residenti dell’Alto Vastese ci siamo, pronti a lottare per i nostri diritti. La mia fascia tricolore abbandonata in aula? Un semplice pro memoria per il governatore D’Alfonso e per la maggioranza, perché ricordino che il diritto alla salute deve essere garantito anche ai cittadini residenti nei piccoli centri montani del Vastese».

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

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