• In evidenza
  • Iacp, 1 milione di euro per ultimare cinque appartamenti nel rione Sant’Antonio

    Una telenovela che finalmente volge ai titoli di coda. E’ quella dell’ultimazione degli alloggi popolari del rione Sant’Antonio che tra contenziosi, rimpalli di responsabilità, atavici ritardi, rischiava di non vedere mai la luce. L’ingarbugliata vicenda appare essere sbrogliata. La risoluzione avviata dall’amministrazione Carosella, proseguita dall’esecutivo Marcovecchio, trova la risoluzione definitiva con l’azione portata avanti dalla giunta Saia, che grazie alle “misure urgenti relative al fondo complementare al Pnrr e altri per gli investimenti” chiude il cerchio. Infatti, con fondi pari a 991.074,24 euro saranno completati i cinque alloggi Iacp di via Cavour a due passi dalla monumentale chiesa dedicata al santo di Padova.  La ristrutturazione, che prevede un adeguamento sismico ed energetico del fabbricato, verrà portata avanti nei prossimi mesi.

    L’immobile dello Iacp di Isernia sarà finalmente completato

    A riguardo approvata la progettazione definitiva ed esecutiva redatta rispettivamente dall’ingegnere Francesco Di Pasquo e dal geometra Davide Fasano. I nuovi interventi consentiranno la riqualificazione della porte d’ingresso del centro storico di Agnone, attualmente degradata e deturpata dalla presenza del fabbricato incompleto. Gli interventi, inoltre, consentiranno di incrementare il patrimonio dell’edilizia residenziale dell’Istituto autonomo per le case popolari di Isernia. Quello di Agnone risulta l’unico progetto approvato sull’intero territorio provinciale.

    Fondamentale anche l’autorizzazione a procedere della Soprintendenza archeologica delle Belle arti e Paesaggio del Molise, che nel progetto, non ha trovato alcuna difformità con il contesto storico. Il nuovo edificio, oltre a raggiungere un adeguamento sismico con un indice di sicurezza pari al 125,9%, sarà dotato con tecnologie avanzate coerenti con principi di fattibilità tecnico – ambientali – economica. Tra esse la gestione intelligente dell’energia nonché allo sfruttamento delle rinnovabili. Portoni in legno, pietra locale e ferro battuto, i materiali che all’esterno troveranno analogia con le abitazioni del rione.

    Nel prossimo mese di dicembre la gara d’appalto per individuare la ditta che eseguirà i lavori. Stando al cronoprogramma redatto dai responsabili, le opere inizieranno a giugno del 2023. Viene messa così la parola fine ad una situazione a dir poco scandalosa e che nessuna amministrazione, malgrado gli sforzi, non era riuscita a risolvere.

    Pio Savelli

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento