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  • “Iam”, l’associazione stanzia 13mila euro per il territorio

    AGNONE – È stata presentata ieri “Identità alto Molisana”, l’associazione che si impegnerà per la promozione e lo sviluppo del Sannio.

    «Sono un ragazzo che lavora qui. Ho scelto di tornare e di restare nel mio paese perché ci credo, come tutti i giovani fondatori di questo gruppo» così ha esordito il presidente di Iam, Giovanni Mastrostefano all’apertura della conferenza durante la quale il direttivo ha chiarito il manifesto del sodalizio e gli obiettivi.

    Sono tutti under quaranta gli agnonesi che si sono cimentati in questa nuova sfida alla ricerca della soluzione di un annoso problema: la desertificazione di un’area dal potenziale inespresso. Ma come risollevare le sorti dell’hinterland?

    «A tutti gli effetti, Iam è nata solo un mese fa» hanno spiegato durante il meeting «tuttavia, abbiamo deciso di cominciare ad agire subito. Abbiamo subito guardato alla ‘Ndocciata del prossimo 8 dicembre. Ci siamo chiesti cosa si potesse fare ed abbiamo fatto un esperimento di marketing» hanno continuato i fondatori di Iam. «Nei sette giorni che precedono l’Immacolata concezione, sugli schermi delle aree di servizio, verrà proiettata una clip che promuoverà l’evento. In particolare, a chiusura dello spot, viene messo in evidenza un numero verde che gli interessati potranno chiamare per avere informazioni» concludono i membri dello staff.

    «Crediamo che l’associazionismo fatto in certo modo possa essere d’aiuto per la comunità perciò ci siamo messi in gioco» dichiara Mastrostefano «ad ogni modo, cercheremo di perseguire i nostri obiettivi in un modo diverso. È stato creato un gruppo di lavoro costituito da vari professionisti che si preoccuperanno di sviluppare dei progetti e che concretizzeranno quelle che sono le nostre ambizioni».

    Non solo un gruppo di lavoro. Hanno fretta i ragazzi di Iam che entusiasticamente si sono buttati a capofitto in questa mission mettendoci del proprio. Come? Versando una quota di mille euro pro capite per la creazione di un fondo da usare per i progetti da realizzare. Dunque, essendo tredici i membri fondatori, si tratta di ben tredicimila euro che verranno investiti sul territorio. «Vogliamo essere un’associazione autonoma. Chiaramente» ha precisato Mastrostefano «non si tratta di risorse infinite. Chiunque volesse contribuire può farlo associandosi o facendo una donazione».

    Non si può non fare un grosso in bocca al lupo a questi giovani intraprendenti che sono stufi del lassismo e del pessimismo che ha condizionato le generazioni precedenti inaridendo la speranza per il futuro e incupendo ancor di più lo scenario attuale lasciando poco spazio a quell’ottimismo che potrà salvarci.

    Giovanni Giaccio

     

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